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Un caffè con Claudio

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Volete chiederci qualcosa riguardo “Il numero1.it“  o a qualsiasi altra cosa vi salti per la testa? Ottimo! Esistono diversi modi per mettersi in contatto con noi, tutti elencati nella pagina  Legalise/contatti. Vi ricordiamo che il Blog www.ilnumero1.it è uno spazio aperto a vostra disposizione, è creato per confrontarsi direttamente.

Il calcio è pieno di domande irrisolte, tutto può cambiare in un secondo.

Vedi alcuni portieri uscire e staccare a piedi pari?

Devi utilizzare la propiocettività nella seduta di allenamento?

E la potenza aerobica?

Da oggi è possibile comunicare direttamentente con Claudio Filippi (fresco vincitore del premio Apport come miglior allenatore dei portieri della Serie A 2009-2010) tramite la sezione commenti in fondo alla pagina. Se avete voglia di discutere di argomenti tecnici, tattici o di preparazione atletica, ma anche segnalare fatti o informazioni inerenti al mondo dei portieri, fate pure!! Claudio risponderà alle vostre domande e curiosità durante la sua pausa caffè.

Ricordiamo, inoltre che è necessario presentarsi, facendo riferimento alla categoria di tesseramento (professionistica o dilettantistica) e la società di appartenenza.

Buon caffè.

ATTENZIONE!! Questa sezione è SOLO per fare domande al mister Claudio Filippi. Tutti i commenti non inerenti verranno rimossi. Chiunque voglia fare una segnalazione può farlo mandandoci una mail, oppure commentando negli altri articoli. Grazie

 

122 pensieri su “Un caffè con Claudio

  1. Come e quanto va allenata la forza esplosiva nelle prime squadre dilettantisitche?Grazie

  2. Ciao Alberto,
    intanto penso che il problema forza degli arti inferiori negli allenatori dei portieri che lavorano in squadre dilettantistiche spesso è sopra valutato. Nel senso che se gli allenamenti settimanali sono due o tre potrei anche evitare di fare dei lavori a secco a favore di lavori tecnici specifici in cui si stimola in modo molto efficace le qualità di forza. Comunque per rispondere alla tua domanda la forza esplosiva è una qualità della forza che può essere allenata specificatamente una volta alla settimana. Ma l’allenamento della forza deve tenere conto del volume e della qualità del lavoro di campo specifico e di squadra. Faccio un esempio semplicissimo, ho in animo di svolgere una seduta di forza per gli arti inferiori ad esempio con dei balzi sugli ostacoli e l’allenatore prevede una seduta di tiri in porta (magari 30′). Ho solo due portieri. Se svolti con buona partecipazione il lavoro muscolare svolto nella seduta di tiri in porta rappresenta un significativo lavoro di forza.

  3. Quali sono le conoscenze di anatomia che il preparatore dei portieri dilettante deve conoscere?Grazie

  4. Ciao Alberto,
    penso che avere delle conoscenze in ambito anatomico sia molto utile. Penso che la conoscenza dello “scheletro” e dei muscoli principali sia necessario, ma ancor più utile è la conoscenza dell’intervento muscolare nell’ambito dell’attività fisica o più specificatamente tecnica.


  5. Claudio:

    Ciao Alberto,
    ..o più specificatamente tecnica.

    Perchè?

  6. Ciao Simone,
    il perché sia utile conoscere l’intervento dei muscoli del “nostro” portiere nell’esecuzione di gesti tecnici o nell’ambito di un’attività fisica è presto detto. La conoscenza degli interventi muscolari ci consente di conoscere quali distretti muscolari vengono stimolati durante l’allenamento tecnico e può succedere anche che ………
    Ad esempio durante l’allenamento vengono eseguite delle esercitazioni tecniche con numerose uscite in presa alta; il giorno successivo il portiere avverte un affaticamento ai polpacci. Può essere logico……. perché i muscoli maggiormente interessati nelle uscite in presa alta sono appunto i polpacci come dimostrato in “Presa alta frontale in giovani portieri “-Notiziario Tecnico della FIGC – n.1 gennaio-febbraio 1996 (autori: Marella M., Bezerra P., Risaliti M)

  7. Lo scorso dicembre la figc ha istituito l’albo speciale preparatori portieri, secondo lei non mancano attualmente dei corsi per preparatori a livello dilettantistico in modo da costruire delle basi per poi continuare a studiare ed aggiornarsi?Grazie

  8. Ciao Alberto,
    penso che il Corso Abilitante per Allenatori dei Portieri indetto dal Settore Tecnico sia un ottimo successo per la categoria, che così finalmente si è vista riconoscere ufficialmente. Di certo qualunque corso indetto dal Settore Tecnico (vale anche per gli Allenatori e Preparatori Atletici) non può essere sufficiente per ottenere il massimo della cultura relativa al proprio “mestiere”. Penso che ogni tecnico, considerando il percorso di studi e di esperienze sportive personali, abbia il dovere di studiare, aggiornarsi e confrontarsi per arricchire e migliorare il suo livello di cultura specifica.

  9. ciao giocato x circa 15 hanni in porta sono arrivato fino u21 dilettanti ora o 38 hanni vorrei fare il preparatore dei pulcini o esordienti devo prendere qualchè patentino se è si ccome devo fare grazie aspetto risposta

  10. Ciao Gianni,
    il corso per allenatori dei portieri è indetto dal settore tecnico (www.settoretecnico.figc.it). Inoltre ci sono diversi corsi di formazione per allenatori dei portieri organizzati dall’APPORT (www.apport.it). Un saluto Claudio


  11. gianni fralleoni:

    ciao giocato x circa 15 hanni in porta sono arrivato fino u21 dilettanti ora o 38 hanni vorrei fare il preparatore dei pulcini o esordienti devo prendere qualchè patentino se è si ccome devo fare grazie aspetto risposta

    Nei comitati della tua città, controlla i corsi per istruttore di base. E’ il requisito minimo che si chiede nelle scuole calcio

  12. Da alcuni anni noto che le società della mia zona puntano su preparatori portieri che hanno avuto un buon passato calcistico dilettantistico (Serie D,Eccellenza e Promozione), quanto è importante la carriera calcistica per allenare nelle categorie dilettanti di Promozione ed Eccellenza, è possibile comunque essere un buon preparatore?
    Per quanto riguarda il corso attuale della figc credo al momento sia riservato a preparatori professionisti acnche se è generalizzato, inoltre bisogna frequentare almeno il corso allenatori uefa B.
    A mio avviso ci sarebbe bisogno di corsi locali per prep. portieri organizzati dalla figc. Per fortuna che al momento esiste Apport!!
    Grazie

  13. E’ giusto utilizzare la metodologia della settimana di carico e la settimana di scarico?

  14. Penso che per il portiere non sia una buona idea alternare le settimane di carico e scarico a prescindere . Penso che il portiere debba lavorare con intensità alta e con ampi tempi di recupero e soprattutto mantenere nel corso dell’allenamento un alto livello attentivo.

  15. Il nostro responsabile ci ha indirizzato ad effettuare l’intervento in tuffo (soprattutto su palle che hanno una traiettoria rasoterra) su palla calciata da posizione centrale dopo avereffettuato il passo “piede scaccia piede”. Io sono invece della convinzione che su palle cosi’ direzionate sia piu’ efficace e sicuramente veloce il passo incrociato. Quale è per te la soluzione piu’ idonea? Grazie

  16. Ciao gdl,
    gli spostamenti che precedono una parata possono essere: 1-passo e spinta (con spostamento del solo piede di spinta) 2-passetto e spinta (con spostamento nella parata a dx, prima del piede sx e quindi del dx mantenendo la distanza tra i piedi) 3- corsa e spinta. Nel settore giovanile deve essere previsto l’insegnamento di tutti e tre i modi di preparazione alla parata. Per quanto riguarda la scelta del portiere sull’utilizzo di un modo o l’altro dipende dalla distanza della palla rispetto al portiere e dal tempo a disposizione del portiere per effettuare la parata. Spero di avere risposto esaurientemente alla tua domanda.


  17. CLAUDIO:

    Ciao gdl,
    gli spostamenti che precedono una parata possono essere: 1-passo e spinta (con spostamento del solo piede di spinta) 2-passetto e spinta (con spostamento nella parata a dx, prima del piede sx e quindi del dx mantenendo la distanza tra i piedi) 3- corsa e spinta. Nel settore giovanile deve essere previsto l’insegnamento di tutti e tre i modi di preparazione alla parata. Per quanto riguarda la scelta del portiere sull’utilizzo di un modo o l’altro dipende dalla distanza della palla rispetto al portiere e dal tempo a disposizione del portiere per effettuare la parata. Spero di avere risposto esaurientemente alla tua domanda.

    Sei dello stesso parere per quanto riguarda i palloni a parabola?

  18. Ciao Renato,
    certo l’addestramento della tecnica di parata riguarda anche i palloni che tendono a scavalcare il portiere, quindi con traiettoria a parabola.

  19. Spesso nelle prime squadre dilettantistiche di seconda e prima categoria ci sono portieri con evidenti lacune coordinative e tecniche, secondo lei è possibile limare alcuni difetti? E’ giusto concentrare la maggior parte del lavoro sulla tecnica o è troppo tardi? Su cosa bisogna lavorare?Grazie

  20. Ciao Alberto,
    quando ci si trova di fronte ad atleti con carenze coordinative e tecniche è necessario inserire nel programma di lavoro settimanale dei lavori introduttivi coordinativi sotto forma di andature, di provocazioni motorie in cui siano sollecitati sia gli arti superiori che inferiori, di rapidità. In merito alla tecnica posso dire che è migliorabile fino al termina della carriera di un atleta, rimane scontato che nel corso del settore giovanile la tecnica dovrebbe essere l’argomento principale degli allenamenti.

  21. Quali conoscenze tattiche deve conoscere il preparatore dei portieri?
    Grazie

  22. Quali conoscenze tattiche deve avere il preparatore dei portieri?
    Grazie

  23. Ciao Alberto,
    l’allenatore dei portieri deve conoscere la tattica di reparto difensivo specifica della propria squadra e la tattica individuale dei difensori, solo così potrà fornire suggerimenti utili ai propri difensori.

  24. Ciao Claudio,
    per un portiere con molta esplosività ed abituato a lavorare sulla forza esplosiva sia con pliometria che con pesi (squat, stacchi da terra, pressa e gitate):
    1. quante volte e quando va allenata la forza (considerato la settimana tipo mar, mer doppio, gio, ven, sab) ?
    2. con che esercizi, specialmente in palestra (esercizi di base o funzionali con swiss ball, kettlebell ecc.) ?
    3. pensi che il portiere debba lavorare sulla forza della parte siperiore e in che modo ?
    Grazie Mille !

  25. Sono contento delle tante domande rivoltemi in questo periodo, mi rendo però conto come la preoccupazione principali per i molti allenatori dei portieri sia la preparazione fisica. In realtà dovrebbe essere la preparazione tecnica e tattica oltre che psicologica.
    Per quanto riguarda la preparazione fisica sarà necessario studiare la teoria dell’allenamento e la fisiologia muscolare, a quel punto sarà sufficiente confrontarsi con un preparatore atletico che abbia chiaro il “mestiere” del portiere. Il rapporto con un preparatore atletico sarà comunque necessario perchè i preparatori sono sempre all’avanguardia in merito ad attrezzature e mezzi di allenamento.

    Rispondo a Lapo, in netto ritardo e me ne scuso.
    1- In una settimana tipo così organizzata, l’allenamento della forza potrà essere inserito il martedì. Solitamente i portieri il martedì, con partita la domenica, hanno recuperato la fatica fisica, forse meno quella mentale.
    2- Penso che i mezzi di allenamento sono vari ma utilizzando già gli squat, gli stacchi da terra, la pressa e le gitate sono mezzi che possono essere espressi in forma esplosiva.
    3- Si, anche due volte a settimana con lavori che vanno valutati in considerazione della situazione iniziale.

  26. Gent.mo Claudio, innanzi tutto ti ringrazio della disponibilità, sono un preparatore di portieri di una squadra di seconda categoria, quindi niente di che, ma ci tengo cmq a fare il mio lavoro nel modo migliore, ho seguito con molto interesse l’intervento del prof. Sassi, pubblicato da voi, e se non ho capito male si può lavorare sulla forza anche con dei cambi direzione, invece che con ostacoli e balzi vari che sono le metodologie più utilizzate nelle mie categorie. Vorrei aver conferma di questo, grazie
    Michele

  27. Ciao Michele,
    i cambi di direzione sono un valido strumento per il miglioramento della forza degli arti inferiori, personalmente non li ho mai utilizzati per i portieri anche se da qualche tempo sto ragionando con il preparatore atletico della Juventus, su uno-due cambi di direzione simulando una situazione di gara……..ma è ancora tutto in forma embrionale. Un saluto Claudio

  28. grazie Claudio, penso che possa essere una valida alternativa specie per rendere meno monotono un allenamento 🙂

  29. Ciao Claudio, vedo molti portieri staccare a due piedi nelle uscite (cross). Che difficoltà hanno per non staccare ad un piede? Leggano in ritardo la traettoria?

  30. Ciao Federico,
    molti portieri spingono in uscita alta a due piedi, per diversi motivi. Talvolta per difficoltà di tipo coordinativo nel salto monopodalico, talvolta come adattamento ad una non perfetta lettura della traiettoria, altre volte per un atteggiamento di sufficienza nell’intercetto del pallone.
    A presto Claudio

  31. ciao claudio,
    negli ultimi 3 anni ho avuto la fortuna di conoscere Lippi Guido che hai allenato nel chievo insieme a Marchegiani e Lupatelli . Mi ha fatto conoscere ” l’attacco alla palla “ed ora il ruolo del portiere lo vedo totalmente diverso da come lo giocavo io dove come gesto estremo paravo in diagonale , mai avrei pensato che il gesto tecnico arrivasse fino a compiere parate frontali . Pensavo anche che il massimo per un portiere fosse di andare a togliere la palla dall’incrocio dei pali , mentre adesso un portiere che effettua un attacco alla palla dove dopo uno scatto in corsa , spinge , si apre e respinge la palla di pugno anticipando l’attaccante … be’ anche questo e’ il massimo ! Ho allenato Guido per questi anni e mi ha dato veramente tante soddisfazioni e anche innovazioni nei miei allenamenti ma dal prossimo allenero’ una ventina di portieri di diverse fascie di eta’ di una societa’ dilettantistica. Le sfide mi sono sempre piaciute ma per partire con il piede giusto ti chiedevo un consiglio generale guida e anche …. come scegliere il giovane portiere fino dalla giovane eta’? ciao

  32. Ciao Fabio,
    Intanto una domanda, dove hai allenato Guido Lippi ?

    Rispondo, poi, brevemente alla tua domanda che richiederebbe molto tempo.
    il primo aspetto da considerare per un giovane portiere e’ il piacere di tuffassi, condizione indispensabile per un “futuro” numero1. L’aspetto importante da valutare’, per portieri in eta’ agonistica, e’ rappresentato dal livello di sviluppo delle capacita’ coordinative, che rappresenta una base fondamentale per poter costruire delle basi di tecnica specifica.

  33. grazie claudio…. x quanto riguarda Guido lo ho conosciuto proprio quando la soceta’ dove allenavo aveva bisogno di un forte numero 1. A forza di insistere e stimolarlo , si e’ ributtato in campo dopo 2 anni e mezzo di inattivita’ in una prima categoria molto ambiziosa…. vinto il campionato con questa squadra modenese , gioca in promozione ma qui non ci sta proprio a dire niente…. e’ veramente un piacere allenare portieri cosi’ completi …. ciao , un saluto anche da parte di Guido!!

  34. ciao claudio , per sapere se per i mesi a venire hai intenzione di dedicare tempo a conferenze , sedute pratiche ecc ….. dove posso informarmi ? saluti e grazie !

  35. Al momento non ho appuntamenti in vista se non una conferenza in Germania. Sto lavorando sul mio prossimo prodotto editoriale, edito dalla Calzetti & Mariucci, che mi auguro possa uscire alla fine di quest’anno.

  36. Di cosa parlerà il prossimo prodotto editoriale? Stò aspettando che esca il dvd di allenamento con gli airbody…..
    saluti e grazie

  37. Sarà proprio quello. Ho ripreso i lavori di realiazzazione e penso che a breve li ultimerò.

  38. sono molto affascinato da queste sagome gonfiabili e sono sicuro che con questi mezzi di lavoro le capacita’ di maturazione tecnico , tattico , motorio ……. possano aumentare ragguardevolmente ! il problema sono i costi…. a livello dilettantistico comperare 1 air body , quando se ne usano addirittura 3 costerebbe una esagerazione !!!! comprero’ sicuramente il tuo prossimo DVD anche se al posto degli air body avro’ i coccodrilli gonfiabili del mare (pensando a come fissarli al terreno!!! sono il primo a rendermi conto che sono utilissimi ma come prezzo inaccessibili x le squadre dilettantistiche

  39. Devo dire che l’Air Body realizza anche le sagome gonfiabili più piccole che possono essere utili per il settore giovanile, a costi più accessibili. Sulla validità del prodotto Air Body siamo daccordo.

  40. ciao Claudio , avrei una curiosita’ dove il tuo parere sarebbe molto risolutivo …. da quando Guido Lippi mi ha messo in testa la mentalita’ di attacco alla palla ho curato esercizi con passo e spinta, passetto e spinta e la parata in corsa , mentre io ( scuola “antica” ) ho sempre preferito come approccio alla parata e palle alte mantenere un movimento con piccoli passi , in modo da trovare sempre il piede giusto con il tempo giusto ! questo approccio cosa ha di sbagliato visto che non lo proponi mai e che nelle tue scelte sei sempre molto minuzioso nei movimenti del portiere ??

  41. ciao mister,
    innazitutto volevo congratularmi con lei per le metodologie che lei utilizza( le trovo molto interesanti tanto e’ vero che spesso cerco di fare alcuni suoi esercizi).
    Vengo subito al dunque io ho 20 gioco in seconda categoria e il mio difetto forse piu’ grande sono le uscite alte sono troppo incerto( tipo accenno un uscita e poi non esco) come devo fare per eliminare questo mio difetto o meglio limite???? e perche’ ho questi tentennamenti. seconda domanda ultimamente nelle uscite basse tendo a mettere sempre i piedi davanti un po’ come Gigi( Buffon) perche’???’
    In attesa di una sua pronta risposta le porgo cordiali saluti

  42. Rispondendo a Fabio gli sarei grato se formulasse la domanda in modo più preciso. Provo ad interpretare. Se si considerano dei passi brevi di avvicinamento al punto di stacco per un’uscita alta allora posso dire che talvolta i portieri, su palloni lenti, hanno il tempo di ricercare il percorso migliore per intercettare il pallone o utilizzano i passi brevi per aggiustare una valutazione imperfetta.
    Nelle parate in tuffo i movimenti che precedono la parata sono quelli citati nella domanda.

  43. ciao Claudio , giusta interpretazione e da quello che ho capito , per le parate in tuffo non consigli questi piccoli passettini , le posizioni di partenza del portiere rimangono sempre le 3 citate . Mentre x le palle alte si puo’ provare a far muovere il portiere con questi passetti durante la lettura del cross , come dicevi proprio x aggiustare una valutazione imperfetta o anche qui consigli una attesa senza movimenti?

  44. ciao mister,
    le volevo chiedere essendo in fase di precampionato e non avendo un preparatore mi potrebbe consigliare un tipo di lavoro per migliorare la forza( di solito io e l’altro portiere facciamo gradoni e esercizi specifici)???’

  45. Per rispondere di nuovo a Fabio, il consiglio da dare al portiere, per quanto riguarda i cross, è quello di posizionarsi e fermarsi prima dell’effettuazione del cross stesso. Una volta valutata la traiettoria e deciso se effettuare l’uscita, il portiere si muove possibilmente lungo delle traiettorie dirette all’intercetto del pallone nel punto più conveniente possibile.

  46. Per rispondere al primo quesito di Carmine, direi che
    i tentennamenti derivano dalle cattive letture che puoi avere durante i cross. Ti consiglio di esercitarti molto sui cross effettuati da diverse posizioni e con le più diverse traiettorie sia a rientrare che ad uscite oltre che a traiettorie lineari o a parabola da posizioni lontane.
    Il secondo quesito è riferito alle uscite basse, nella domanda sottolinei come tendi a mettere sempre i piedi davanti come Buffon, in realtà come puoi vedere nel filmato prodotto dalla redazione di http://www.ilnumero1.it (http://www.youtube.com/watch?v=hgDx3rdSZ9k) Buffon non mette avanti i piedi rispetto alle mani, anzi diciamolo pure è uno dei portieri più abili nelle azioni di attacco alla palla e per molti versi, a partire dalla fine degli anni ’90, è stato il portiere che ha fatto scuola a tutti noi allenatori dei portieri come riferimento in quest’ambito. Tornando alle tue esigenze, il problema puoi risolverlo ricominciando l’addestramento delle uscite basse dalle fondamenta della tecnica di parata, come avrai visto nel dvd da me realizzato ed edito dalla Calzetti & Mariucci dal titolo “L’attacco alla palla”. Prossimamente darò incarico alla redazione di elaborare un filmato su questa progressione didattica.

  47. salve mister
    mi congratulo con lei per la metodologia da lei svolta negli allenamenti!
    dvd attacco alla palla fantastico!!
    voglio far acquistare gli airbody dalla mia societa’ di appartenenza!
    li trovo super utilissimi e congeniali alle situazioni di gioco che spesso si vengono a creare in partita!
    salve grande maestro


  48. Pietro:

    salve mister
    voglio far acquistare gli airbody dalla mia societa’ di appartenenza!
    li trovo super utilissimi e congeniali alle situazioni di gioco che spesso si vengono a creare in partita!
    salve grande maestro

    Ciao Pietro, se sei interessato agli air-body puoi sempre dare un’occhiata in questa pagina
    http://www.ilnumero1.it/air-body-shop/

  49. salve mister
    avrei un paio di domande da farle…
    volevo sapere da lei se e’ pro o contro a l’uso delle bande elastiche per curare la forza degli arti inferiori con relativa trasformazione!
    seconda domanda, nel caso di una risposta postiva delle bande elastiche ( lavoro svolto martedi pomeriggio) ci posso aggiungere una lavoro di pliometria ( lavoro svolto mercoledi mattina opputre pomeriggio) sempre abbinato al gesto tecnico?
    attendo sue notizie

  50. Risposta a Carmine, è molto difficile rispondere a domande
    sull’allenamento della forza. Bisogna essere a conoscenza dell’esatta esigenza dell’atleta, del campionato svolto e del numero delle sedute di allenamento (sia durante il pre-campionato che nella settimana tipo). Allenare la forza richiede inoltre, conoscenze della metodologia dell’allenamento, in modo da strutturare strategie sull’obiettivo da perseguire (potenziamento, mantenimento etc…) e con quali strumenti (sovraccarichi, forza funzionale, ecc..) dipendenti anche dalle attrezzature presenti al campo di allenamento.
    Il consiglio per i portieri dilettanti che hanno poco tempo a disposizione, è sempre lo stesso, mettere da parte l’idea di allenare la forza come aspetto principale della seduta di allenamento e programmare un allenamento tecnico impegnativo anche sotto il profilo fisico. Qualora è presente un preparatore atletico nella squadra i portieri potrebbero essere aggregati al resto della squadra.

  51. Ciao Pietro, cosa intendi per esercizi specifici ?
    Pe quanto riguarda l’uso degli elastici si può dire che l’allenamento della forza può essere fatto in varie maniere e gli elastici possono essere uno strumento anche se in verità è un mezzo che non ho utilizzato se non in chiave riabilitativa o di riscaldamento.
    L’uso della pliometria (e qui bisognerebbe introdurre i concetti relativi alla tecnica, al numero di toccate etc…) può essere utilizzata anche il martedì in modo da utilizzare l’intera seduta del mercoledì per lavori tecnici.

  52. Salve Mister
    in genere la faccio in varie maniere, carico naturale ( massima spinta da posto con relativa trasformazione ) , ostacoli abbinati con psicocinetica conclusa sempre con gesto tecnico ecc. ecc.!
    ritornando alle bande elastiche, lo trovavo uno strumento utile lavorando sempre con la palla e relativi gesti tecnici anche per variare i tipi di esercizi!
    per pliometria e numero di toccate lei cosa mi consiglia?
    mi spiego meglio per un buon lavoro di pliometria il numero massimo di toccate di quanto devono essere?
    finalmente sono riuscito a convincere la mia societa’ di appartenenza ad acquistare 2 air body ^_^ ( a breve saranno acquistati)
    mi scuso se mi prolungo le volevo spiegare in genere il mio programma settimanale!
    Lunedi Riposo
    Martedi Lavoro di forza per gli arti con trasformazione + lavoro con squadra
    Mercoledi Mattina lavoro di psicocinetica sempre abbinato al gesto tecnico + lavoro specifico!
    Mercoledi pomeriggio lavoro tecnico + lavoro con squadra
    Giovedi Partita amichevole
    Venerdi lavoro tecnico con molto situazionale + lavoro con squadra
    Sabato rifinitura con lavoro tecnico + lavoro con squadra!
    Rinnovo i miei complimenti riguardo al dvd Attacco alla Palla Strepitoso!!
    poi volevo sapere visto che sono socio Apport se e in programma in futuro uno stage con la sua presenza!
    mi scuso se mi sono dilungato…
    attendo una vostra risposta
    Salve Maestro

  53. E’ possibile vedere qualche spezzone video dei suoi allenamenti sul sito?grazie

  54. Per respondere a Pietro, posso dire che la settimana tipo non prevede le uscite alte le respite di pugno, cosi’ come non sono indicate esercitazioni di rilanci e di attacco alla palla. in realta’ dire lavoro tecnico e’ molto generico, mentre sulla forza sei molto attento. inoltre non leggo il lavoro di muscolazione degli arti superiori. per quanto riguarda le toccata pliometriche e’ ovvio che dipende dagli atleti a disposizione e ovviamente seguendo il principio della gradualita’ riuscirai a calibrare l’allenamento.

  55. Ciao Alberto, tra breve ne comparira’ uno
    invia anche un tuo filmato, chissa’ che la redazione intenda pubblicarlo.

  56. Ciao Alber


    alberto:

    E’ possibile vedere qualche spezzone video dei suoi allenamenti sul sito?grazie

    Ciao Alberto,
    sul blog sono presenti numerose clip dell’allenamento di Claudio. Ecco http://www.ilnumero1.it/page/2/?s=Claudio+filippi e ancora questo sull’allenamento con gli air-body http://www.ilnumero1.it/allenare-i-portieri-con-gli-airbody/

    Ti ricordo che il blog ha un canale su youtube, puoi vedere altri filmati. http://www.youtube.com/user/BlogIlNumero1it?feature=mhee

    Infine, come ha già detto Claudio, prova a segnalarci qualche tuo lavoro!! (Ovviamente l’invito è rivolto a tutti!!)

  57. Si,grazie visito spesso il sito e ho visto i video.
    Ma sarebbe molto interessante alcune clip su come il mister allena i portieri della Juventus durante la settimana, su youtube ad esempio un fan ha filmato un minuto in cui i portieri erano impegnati con tecnica podalica abbinata a psicocinetica con palloni colorati…interessante vedere come si allenano i grandi professionisti…
    ciao

  58. Commento rimosso. Questa sezione è SOLO per fare domande al mister Claudio Filippi. Tutti i commenti non inerenti verranno rimossi. (STAFF)

  59. ciao claudio , ho un problema con tutti i miei portieri 10 , 12 , fino a 16 anni dove nonostante il martellamento ad ogni seduta
    nel cercare di spronarli a parlare , non riesco a ottenere risultati . Ho provato anche a
    spiegare cosa dire in ogni situazione di gioco nel modo piu’ dettagliato ma quando vado a vederli in partita
    e’ il silenzio piu’ totale . Esiste un allenamento specifico oppure e’ una caratteristica che ha bisogno di tempo
    e che arrivera’ solo con l’eta’ , la fiducia in se stessi e l’esperienza? ciao e grazie

  60. Trovare giovani portieri che siano in grado di comandare la difesa è raro, perchè in realtà riesce a comandare gli altri giocatori quando il portiere non deve più preoccuparsi di gestire la propria partita. Alcuni giovani, invece, di spiccata personalità riescono a dirigere. Altro aspetto è che comandare vuole dire conoscere, ma sei sicuro che i giovani portieri conoscano come si marca, se un difensore deve fare la diagonale o coprire etc…Magari mi accontenterei, all’inizio, se desse disposizioni per la barriera o le marcature sui calcio d’angoli e la disposizione dei giocatori a zona.

  61. Cosa pensa della poca considerazione che spesso le società dilettantisitche in particolare nei settori giovanili dove non hanno neanche il preparatore dei portieri o viene incaricato qualcuno tanto che facciano qualcosa, senza una programmazione degli allenamenti e degli obiettivi da raggiungere?
    Secondo lei è indispendabile avere una qualifica federale per allenare i giovani portieri nelle piccole società dilettantistiche?Grazie

  62. Ciao Alberto, penso che ancora, purtroppo, la figura dell’allenatore dei portieri sia ancora una figura “debole”, una di quelle figure che ci deve essere ma su cui non è necessario “investire”. La battaglia che sta facendo l’Apport è proprio questa così come il nostro blog sta cercando di fare informazione sul mondo portieri e allenatori dei portieri. Per quanto riguarda la qualifica federale penso che sia stata una vittoria “di coloro che amano il ruolo”. Il corso federale consente e consentirà di fare cultura sul ruolo proveniente dal “tempio del calcio”, Coverciano.

  63. ciao Claudio mi trovo a dover valutare la posizione del giocatore che durante i corner viene posizionato sul “corto” perche’ mentre alcuni allenatori dicono di stare sul vertice dell’area piccola io preferisco che sia allineato con l’uomo sul palo in modo che entrambi diano un punto di riferimento al portiere nelle uscite ; come un muro dove il portiere interviene soltanto quando questo viene scavalcato . A mio avviso un giocatore posto al vertice creerebbe soltanto confusione al portiere . Come bisogna comportarsi in queste situazioni nel posizionamento ? grazie , un saluto !

  64. Ciao Fabio,
    ormai la disposizione difensiva delle squadre è la più variegata e con la possibilità di studiare le qualità balistiche degli avversari e le loro abitudini spesso si opta per una scelta di volta in volta diversa. Qualora si decidesse di difendere con un uomo sul palo (o in prossimità) e uno sul “corto”, questo
    dovrà essere in prossimità del limite dell’area di porta non in linea con l’uomo “sul palo”.

  65. Caro Claudio, ho trovato molto interessante il tuo video tratto da juve channel, per quanto riguarda all’allenamento delle prese, sono iscritto al gruppo facebook della associazione Apport , e mi chiedevo se tu sei d’accordo a pubblicare il link del video, credo che possa essere utile ad altri preparatori, grazie e a presto


  66. Michele:

    Caro Claudio, ho trovato molto interessante il tuo video tratto da juve channel, per quanto riguarda all’allenamento delle prese, sono iscritto al gruppo facebook della associazione Apport , e mi chiedevo se tu sei d’accordo a pubblicare il link del video, credo che possa essere utile ad altri preparatori, grazie e a presto

    Ciao Michele, possiamo rispondere noi della redazione: non è che puoi, DEVI!!
    Il blog esiste per questo motivo, condividere informazioni.. sei libero di condividere con chi vuoi. Una piccola gentilezza, se puoi pubblicare direttamente l’articolo del blog e non solo il video: http://www.ilnumero1.it/come-allenare-la-presa/ GRAZIE!!

  67. Grazie per la gentile risposta , vista la filosofia del blog che condivido appieno, non avevo dubbi 🙂 anche xchè attraverso la condivisione di esperienze personali si cresce professionalmente assieme. Se poi si ha la possibilità di interagire con voi è solo piacere ed onore

  68. ciao claudio ,
    mi trovo a dover affrontare un problema posturale di un portiere di 15 anni che tende a mantenere i piedi con le punte rivolte all’esterno , in tutte le situazioni , da fermo , in movimento e nella spinta , i classici piedi a papera ! esistono esercizi specifici e in concreto si puo’ risolvere a questa eta’ questa postura ??? ciao e grazie

  69. Penso che gli atteggiamenti posturali debbano essere trattati da fisioterapisti e Specialisti della ginnastica posturale. Talvolta gli allenatori dei portieri sono costretti ad affrontare problematiche lontane dalla loro competenza. Il caso specifico e’ difficile da valutare ma chiedere un parere da uno specialista puo’ essere una soluzione.

  70. buonasera mister,
    le volevo chiedere, visto che e’ da un po di tempo che non riesco a parare un rigore, se puo’ darmi qualche consiglio su come fare per pararne qualcuno dal momento che ogni volta che c’e’ un calcio di rigore sistematicamente o quasi e’ gol. io di solito uso queste tecniche:
    -aspetto fino all’ ultimo in piedi come fa gigi
    -cerco di capire da piccoli movimenti dell’ attaccante dove puo’ calciare e di conseguenza vado dove potrebbe calciare secondo me.
    Secondo lei faccio bene???? nel caso in cui sbaglio potrebbe dirmi come fare x parare un rigore???
    in attesa di una sua risposta le porgo distinti saluti

  71. Ciao Carmine,
    ci sono diverse possibilità di affrontare un rigorista. Molto dipende dalle abitudini e dalle caratteristiche del portiere.
    La tua strategia è valida, vedere il tiratore durante la partita quali colpi utilizza frequentemente, verificare la lunghezza e l’angolazione della rincorsa, considerare il momento della gara in cui viene calciato il rigore……è tutto corretto.
    Ma è possibile anche fare delle finte per condizionare il tiratore o “costringerlo” a tirare in un lato. Certo è che possibilmente la strategia dovrebbe essere pensata precedentemente la gara, qualora si conoscano gli avversari. Bisogna comunque pensare che il rigore è una meravigliosa sfida mentale tra il portiere ed il tiratore.

  72. buonasera mister,
    intanto volevo complimetarmi con lei per il lavoro che fa coi portieri specialmente sui rigori. una curiosita’ mia e personale ma gigi che tipo di strategia usa???
    distinti saluti

  73. salve mister
    complimenti per il lavoro che svolge sono affascinato dalla sua metodologia che usa nei suoi allenamenti!
    volevo chiederle….
    quando allena i suoi portieri sui calci di rigori, usa anche la macchina sparapalloni?
    oppure torniamo sul discorso che bisogna anche conoscere le caratteristiche del rigorista che si affronta…
    grazie in anticipo

  74. Caro Claudio , viste le molte richieste sull’argomento rigori, potresti suggerirci qualche esercizio da utilizzare in allenamento?
    E’ comunque vero secondo te, che è chi tira a sbagliare il rigore , per cui la tecnica principale è quella di indurre l’avversario nell’errore?
    grazie a presto

  75. ciao claudio , intanto complimenti x il rigore parato da buffon a totti dove sicuramente una percentuale di merito spetta a te!!! Visto le domande frequenti sui rigori ,ne approfitto anche io .Sai bene che a livello dilettantistico non riesci a prepare per tempo un eventuale rigore, per mancanza di tempo e di filmati….. il nostro rivale rigorista , lo si conosce x “sentito dire” , o magari non lo si conosce affatto , quindi ogni domenica e’ l’istinto che guida il portiere ! qualche tuo piccolo accorgimento , comportamento da condurre o riflessione e’ senz’altro di aiuto …… ciao

  76. Rispondo alle molte domande sui calci di rigore dicendo che non utilizzo la macchina lanciapalloni per allenare i portieri sui calci di rigore, in realtà come detto precedentemente il rigore è una meravigliosa sfida psicologica più che tecnica tra attaccante e portiere. Per tutti coloro che allenano nei dilettanti penso che i consigli da dare ai portieri siano quelli legati alla rincorsa del tiratore, piuttosto che all’osservazione delle carattestiche tecniche del calciatore osservato durante la partita, il momento della partita, le condizioni del campo, etc,,,penso però che il modo per aiutare il vostro portiere sia quello di fornirgli dei strumenti di osservazione (cosa osservare) e di pensare che ogni portiere ha delle caratteristiche fisiche, tecniche, strategiche che variano da portiere a portiere.

  77. ciao Claudio , volevo sapere a che punto era il tuo ultimo dvd inerente all’utilizzo degli air body , e se pronto , dove poterlo comprare . ciao

  78. CIao Fabio,
    sono in ritardo sulla realizzazione del dvd. Mi auguro che per maggio sia pronto e sarà in commercio sul sito http://www.calzetti-mariucci.it

  79. Salve mister, sto facendo una tesi di laurea triennale di Scienze Motorie sul ruolo del preparatore nella formazione( carattere, personalità, ecc) dei portieri del settore giovanile. Credo, anzi sono sicuro, che il suo pensiero possa essemi utile nella stesura della mia tesi e se ha scritto qualcosa a riguardo sarei onorato di poter riportare una sua citazione. Grazie per l’attenzione. Cristian

  80. Ciao Cristian, ho scritto alcune cose sul ruolo dell’allenatore dei portieri e mi fa piacere poterti essere utile per la tua tesi. Ho bisogno però di qualche dettaglio in più riguardante le caratteristiche della tesi e i contenuti che intendi esprimere.

  81. la tesi è sulla pedagogia nello sport e parla del ruolo del preparatore nella formazione dei portieri dai 14 ai 18 anni. Non della formazione atletica e quindi preparazione o tipo di allenamento, bensi sotto l’apetto della formazione del carattere, della personalità del portiere e quindi quale potrebbe errese il ruolo del preparatore, le sue funzioni, i suoi consigli utili alla formazione del portiere. Il suo ruolo da un punto di vista pedagogico…

  82. Salve Mister, volevo farle una domanda che potrà sembrare scontata, ma molti preparatore anche a livello professionistico fanno tutti in modo diverso e non seguono una linea guida esatta, su una palla alta sul primo palo (es. altezza uomo sul palo sotto la traversa cross proveniente da dx) secondo lei quale gamba bisogna alzare la sx (per proteggersi dagli avvesari che provengono dalla mischia ma molti dicono che dagli scontri potrebbe portarci a girarsi nella porta ) oppure la dx per evitare che ciò accada. Io durante la mia carriera ho modificato in base a dei ragionamenti la tipologia d’uscita, pensando che la spinta deve avvenire con la gamba più vicina al pallone quindi la dx e dovrò alzare la sx proteggendomi dall’avversario e magari puntandola verso l’esterno della porta per evitare di girarmi dentro.
    vorrei sapere cosa ne pensa lei,
    grazie complimenti
    Matteo Bonavolontà
    preparatore portieri scuola calcio ss Lazio

  83. Ciao Matteo, la spiegazione l’hai data tu in modo esaustivo. Nell’esempio che hai espresso la gamba di spinta sara’ la sinistra e la gamba di slancio sara’ la destra, cosi facendo il portiere difendera’ la porta anche nel caso in cui perera’ il contatto con il pallone. Nel caso di una presenza dell’avversario a contatto con il portiere si puo’ eseguire l’intervento al contrario. Il problema pero’ e’ di come viene vista la tecnica da noi allenatori dei portieri. In ogni incontro tecnico tra allenatori si discute animatamente su particolari talvolta trascurabili, non tenendo conto che la tecnica e’ lo strumento per risolvere situazioni di gioco e talvolta la situazione di gioco puo’ prevedere soluzioni “non ortodosse” o meglio contingenti, ma funzionali.

  84. Salve Mister, spesso nelle prime squadre di categorie dilettantisitche ci si trova con portieri esperti ma tecnicamente poco preparati,di conseguenza oltre ad allenamenti mirati sul miglioramento della tecnica di ruolo si propongono esercizi situazionali, questi però diventano molte volte esercizi eseguiti con grande difficoltà. Lei cosa ne pensa?Grazie

  85. Ciao Alberto,
    la tua domanda mi consente di parlare di un argomento che mi sta molto a cuore. Ultimamente vedo e sento parlare molto dell’allenamento delle situazioni di gioco, per quanto riguarda l’allenamento dei portieri, e noto come si faccia un pò di confusione. Si tende a riprodurre fedelmente la situazione di gioco magari con corse (dell’allenatore) di decine di metri e tentativi di conclusione magari con il piede debole. In realtà nelle situazioni di gioco bisogna cogliere gli aspetti distintivi e ricreare solo un aspetto (quello che si reputa fondamentale) della situazione. Spero di essere stato esauriente

  86. Mi potrebbe fare un esempio?Grazie

  87. Ciao Alberto,
    visto che hai dimestichezza con le situazioni di gioco, prova ad inviare dei disegni con relativi dettagli e descrizione di un’esercitazione che abitualmente utilizzi. Ne discuteremo volentieri.

  88. ciao claudio ,
    mi trovo a dovere affrontare una situazione di posizione dei portieri dopo avere effettuato una uscita bassa. Ginocchia al petto , 1 solo ginocchio al petto o gamba leggermente alzata . Quando il portiere ha bloccato la palla quale movimento degli arti inferiori e’ il piu’ corretto ? quest’anno ho avuto molte soddisfazioni nel vedere anche giovanissimi portieri portare entrambe le ginocchia al petto , ( ho sempre consigliato e preteso cosi’ ) ma il movimento ho notato che ha molte varianti soprattutto se la palla non viene trattenuta!!! come bisogna comportarsi e quale posizione bisogna assumere dopo avere bloccato il pallone e averlo portato al petto non a contatto con il terreno? grazie un saluto

  89. Ciao Fabio,
    durante un’uscita bassa, dopo aver intercettato il pallone, il portiere porta le gambe verso il pallone per proteggersi da eventuali contrasti, per proteggere il pallone e recuperarlo nel caso gli sfuggi, per rialzarsi più rapidamente. La considerazione da fare però è che i movimenti tecnici devono essere movimenti il più naturali possibile. Talvolta ci si fossilizza su particolari che condizionano esageratamente la motricità degli atleti. Ricordati che la tecnica, fondamentale per il ruolo del portiere, è lo strumento per risolvere le situazioni di gioco e che talvolta dagli atleti più talentuosi si può apprendere dei nuovi concetti tecnici.

  90. ciao claudio , prima di tutto complimenti per il tricolore !!! una annata bellissima nonostante l’infortunio di buffon contro il lecce dove mi e’ rimasto impresso il carattere di gigi a fine gara ; si scusava con i tifosi e salutava gli avversari !!! immedesimandomi avrei voluto raggiungere gli spogliatoi quanto prima senza guardare in faccia nessuno, ma il giusto comportamento e’ stato proprio quello assunto da buffon; affrontare la difficile situazione a testa alta . Adesso ti chiedo se esistono metodi specifici per aumentare l’autostima , per superare situazioni e momenti difficili come quello capitato a gigi ! ancora complimenti!!!!

  91. Salve mister, mi potrebbe spiegare brevemente quale è lo scopo dell’esercio nel video
    http://www.youtube.com/watch?v=HqGM5tQNgyo
    Grazie

  92. salve mister
    una padella come quella che usa lei, come la si puo’ recepire?
    Grazie

  93. Ciao Paolo,
    direi che le padelle si usano per cucinare………
    non so bene a cosa ti riferisci, se ti rifrisci allo strumento a forma di scudo ti posso dire che me lo ha realizzato artigianalmente il magazziniere del Chievo Verona (Filippi Gianfranco detto Pippi) e al momento non è in commercio.

  94. Ciao Alberto,
    non è mio costume commentare immagini estrapolate chissà come e perchè, ma sarebbe bello chiedere all’allenatore gli obiettivi dell’allenamento che stava proponendo.
    Le estremizzazioni del concetto di Attacco alla Palla ormai sono evidenti da ogni parte e questo potrebbe rappresentare un esempio.

  95. ciao claudio , sono ancora in attesa del dvd dove si usa l’air body , sarei molto interessato a metterlo in pratica gia dal prox. anno …. non ho air body di qualita’ ma gonfiabil che riproducono la situazione di disturbo ! attendo il dvd! buon lavoro

  96. Buonasera Mister,
    Esattamente 2 mesi fa ho avuto una microfrattura composta allo scafoide della mano sinistra ( me lo fratturai durante un intervento su un tiro molto forte sottomisura), ho fatto gesso per quasi un mese, ho fatto le varie fisioterapie ( palline, molle,anche un pò di pesi per recuparare un minimo di massa muscolare del braccio). Dopo un mesetto e mezzo ho iniziato con le palline da tennis per allenare un pò la mano ( il tutto parallelamente alle sedute di fisioterapia almeno all’ inizio).
    Le volevo chiedere dopo 2 mesi posso iniziare l’allenamento col pallone oppure è ancora troppo presto??? ( Il campo e la porta inizia a mancarmi).
    In attesa di una vostra risposta ringrazio anticipatamente.
    Distinti Saluti
    Carmine Saveriano

  97. Ciao Carmine, penso che le persone più indicate a darti una risposta siano in ordine l’ortopedico, il medico del club in cui giochi ed i fisioterapisti a cui ti sei rivolto per la fisioterapia. Inoltre penso che gli allenamenti in campo, quando si tratta di un problema ad un arto superiore, possano riprendere facendo attività con i piedi o tecnica di deviazione sul lato destro. Quando avrai l’ok del Settore sanitario potrai riprende gradualmente ad utilizzare entrambe le mani magari con palloni di gomma piuma, poi di plastica e infine di cuoio. In bocca al lupo

  98. CIAO CLAUDIO, QUALI SONO IN UNA SETTIMANA TIPO(SENZA GARE INFRASETTIMANALI) I TUOI OBBIETTIVI DI LAVORO?

  99. Buonasera,
    come si possono allenare le uscite alte in presa e deviazione per chi non ha le sagome?

  100. Ciao Alberto,
    da quando è “comparso” l’allenatore dei portieri le esercitazioni per le
    uscite alte sono sempre state proposte senza l’ausiliio di sagome gonfiabili,
    proponendo esercitazioni di tecnica e anche situazionali avvalendosi delle
    buone qualità di calcio che ogni allenatore dei portieri deve possedere.
    Di recente l’introduzione delle sagome gonfiabili ha consentito agli
    allenatori dei portieri di ampliare le possibili proposte, ma le sagome così
    come tutti gli strumenti di supporto sono e restano di supporto alle idee
    dell’allenatore.


  101. FRANCO:

    CIAO CLAUDIO, QUALI SONO IN UNA SETTIMANA TIPO(SENZA GARE INFRASETTIMANALI) I TUOI OBBIETTIVI DI LAVORO?

    Ciao Franco,
    la programmazione settimanale è un bell’argomento ma è relativa al numero di
    sedute settimanali a disposizione e dal livello e la qualità degli atleti.
    Quindi ti chiedo di formularmi nuovamente la domanda, riferita alle tue
    esigenze, poichè la nostra settimana tipo è strutturata su 6 sedute
    settimanali.

  102. ciao claudio, mi riferivo alla tua settimana tipo alla juventus su quali obbiettivi lavori prevalentemente nelle 6 sedute settimanali. un saluto e complimenti per la tua grande competenza.

  103. Ciao mister,
    Pochi giorni fa ho avuto il tanto sospirato ok dai medici per ricominciare a giocare, dopo uno stop lungo 4 mesi per una microfrattura composta allo scafoide della mano sinistra, ora le chiedo per il lavoro differenziato devo ricominciare da un comunissimo super santos e poi passa gradualmente al pallone di cuoio oppure posso ripartire direttamente con quest’ultimo?
    E poi all’ inizio va bene se faccio un pò di presa e un lavoro sulle uscite alte e un lavoro con i piedi (ho ripreso un esercizio da lei proposto ai portieri della juve lo scorso anno a chiusa pesio: quello coi palloni bianchi e gialli)?
    Tutto questo perchè il mio mister mi ha chiesto se potevo iniziare qualche giorno prima.
    In attesa di una vostra risposta ringrazio anticipatamente.
    Distinti Saluti
    Carmine Saveriano.
    P.s. L’ allenamento differenziato per quanto tempo dovrò farlo nel mio caso?

  104. Ciao Carmine e Franco,

    potreste indicare se siete tesserati nelle categorie professionistiche o dilettantistiche e la società di appartenenza?

  105. Gioco in seconda categoria

  106. Buonasera mister
    Ho visto eseguire da molti portieri anche da Gigi una specie di salto nel momento in cui parte il tiro…qual’è lo scopo e che vantaggi o svantaggi può portare (in caso di deviazioni da parte dei difensori)?
    In attesa di una vostra risposta ringrazio anticipatamente.
    Distinti Saluti
    Carmine Saveriano.


  107. Carmine:

    Buonasera mister
    Ho visto eseguire da molti portieri anche da Gigi una specie di salto nel momento in cui parte il tiro…

    Ciao Carmine, la tua osservazione è lievemente imprecisa, perchè il presalto che alcuni portieri fanno non deve essere eseguito nel momento del tiro ma può essere eseguito in leggero anticipo rispetto al tiro in modo da avere i piedi a terra nel momento del tiro. Comunque per chiarimenti ulteriori inviaci un filmato così potremmo discutere insieme, noi due e l’intera comunità del blog.

  108. Salve mister, mi presento, ho 27 anni faccio il portiere in prima categoria, a Roma, da qualche tempo a questa parte svolgo allenamenti senza un vero preparatore, quindi cerco di andare a memoria e rubare esercizi qua e la, per quanto riguarda la parte atletica, faccio esercizi abbinati alla tecnica in quanto abbiamo solamente 2/3 giorni alla settimana di allenamento, volevo chiederle se c’è un numero di balzi da svolgere per poter dire di aver svolto un buon lavoro? (riguarda il martedi) e invece per quanto riguarda l’allenamento del venerdi che mi consiglia di fare? grazie mister

  109. Salve,sono un preparatore di portieri di seconda categoria,
    vorrei qualche informazione sul tipo di lavoro da effettuare x quanto riguarda l’articolazione scapolo omerale e relativo gruppo muscolare, penso che sia un’articolazione sottoposta a forti sollecitazioni nei gesti tecnici e non trovo molto sul tipo di lavoro da eseguire, io stavo pensando a dei lavori con gli elastici, ma essendo un non professionista non vorrei sbagliare
    grazie
    Michele

  110. Salve, quando uscirà il suo libro sull’allenamento con gli Airbody?
    Grazie

    Alberto

  111. Salve mister, sono un preparatore dei portieri di Carpi (Mo) ho effettuato il corso allenatori portieri per settore giovanile e sono rimasto impressionato dai suoi studi pubblicati sull’analisi della partita del portiere… mi piacerebbe (se possibile) conoscerla durante la sua trasferta quest’anno a Carpi…

  112. Ciao Roberto, come da regolamento devi presentarti: “Ricordiamo, inoltre che è necessario presentarsi, facendo riferimento alla categoria di tesseramento (professionistica o dilettantistica) e la società di appartenenza”.

  113. Buongiorno Mister.
    Mi chiamo Nicola Testi ed alleno il settore giovanile dilettantistico del Pallavicino calcio. Le mie domande sono le seguenti: oggi si tende a sottovalutare l’addestramento tecnico dei portieri, a vantaggio di lavori situazionali che stimolano l’attenzione…ovvero si dice che è meglio avere un portiere giovane sveglio che addestrato. Quanto crede sia importante partire invece da un lavoro analitico per arrivare poi al contesto situazionale gradualmente..ovviamente per contesto situazionale intendo “estrapolare il momento essenziale di una situazione per riprodurlo in allenamento cercando soprattutto di rispettare nel limite del possibile i tempi di gioco”? Io credo che invece sia fondamentale il lavoro analitico perché consente di acquisire la tecnica e perfezionarla continuamente per arrivare solo successivamente ad applicarla nel contesto di gioco in maniera adeguata.. Il problema è che molti sostengono che tale metodo porti ad avere un portiere con ottima tecnica ma con poca capacità di anticipazione e quindi con difficoltà a leggere la situazione…lei cosa ne pensa? Grazie per la disponibilità!

  114. @nicolatesti87

    Ciao Nicola, complimenti per la lucidità del prologo e della domanda, nella quale hai già dato la mia risposta. Concordo con te che sia necessario addestrare i portieri alla tecnica che nelle situazioni di gioco diventa lo strumento per risolverle.
    Non si può allenare solo con le situazioni di gioco sarebbe un grave errore.
    Devo dire che ormai gli allenatori dei portieri pensano di aggiornarsi solamente consultando internet, il quale propone immagini di allenatori, per lo più stranieri, che hanno come riferimento culturale del portiere solo l’efficacia non tenendo conto di come si eseguono gli interventi.
    In Italia i portieri vengono giudicati per gli errori che commettono e non per le cose buone che fanno e vengono giudicati per la qualità degli interventi che fanno.
    Ne consegue che l’addestramento e successivamente l’allenamento della tecnica in situazione diventi fondamentale.

  115. La ringrazio molto della risposta Mister. Il fatto che condivide la mia considerazione, mi fa pensare che ho intrapeso la strada giusta… Quindi la capacità di anticipazione come la svilupperebbe su un giovane portiere? Ad esempio, se io intraprendo un buon lavoro tecnico con i portieri, credo che questa capacità potrebbe essere sviluppata attraverso partite a tema con la squadra, dove il portiere deve prendere decisioni e abituarsi a leggere le situazioni in contesto reale. Cosa ne pensa? E con una categoria pulcini ed esordienti primo anno che tipo di lavoro imposterebbe, oltre al necessario ed imprescindibile lavoro coordinativo? Grazie ancora!

  116. @nicolatesti87

    La tecnica deve essere messa in pratica, prima all’interno di situazioni di gioco proposte in allenamento e poi utilizzata nelle situazioni di gioco con la squadra e nelle varie partite di allenamento.
    Nei portieri pulcini ed esordienti l’addestramento tecnico va effettuato ad ogni seduta ma subito dopo vanno inseriti giochi, gare, partite con il tema tecnico addestrato. Claudio Del Ciello nei suoi video (Calzetti & Mariucci Editori) propone numerose idee, a mio avviso, da cogliere.

  117. Grazie delle esaustive risposte Mister…è bello sapere che si è nella strada giusta…
    Un grande saluto

  118. Buongiorno Mister,
    Ho una domanda che credo possa essere interessante per molti..cosa ne pensa dello studio di Rizzolati sui neuroni specchio? Questo studio, che personalmente mi affascina molto, stravolge di molto i metodi attuali. La concezione dell’organismo integrato e non assemblato cambia anche i metodi sul lavoro fisico-condizionale. Sostanzialmente allenare insieme tecnica,tattica,capacità condizionali e capacità cognitive facendo vivere al portiere continue e varie esperienze attraverso un allenamento che rispecchi il più possibile la realtà. Sarei curioso di sapere cosa ne pensa. Grazie e un saluto

  119. Buongiorno Mister,cosa ne pensa dell’introduzione dalle categorie giovanissimi e allievi di alcune nozioni delle arti marziali? soprattutto per cercare di migliorare l’elasticita’….grazie

  120. Ciao capodieciwalter, non conosco il mondo delle arti marziali, e tantomeno gli strumenti didattici per l’insegnamento dei suoi rudimenti. Penso comunque che nelle fasce sensibili quindi direi fino agli esordienti-giovanissimi il miglioramento delle abilità motorie debba essere un obiettivo dell’allenamento. Per quanto riguarda l’elasticità muscolare è sempre ben accetta per cui gli strumenti utili a tal fine sono ben accetti. Tutti questi pensieri però devono essere inseriti nel contesto contingente dell’allenamento e dell’organizzazione dello stesso.

  121. Quanto è importante l’elasticità muscolare per un calciatore?

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