Il talento è l’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività. Come si ricerca un talento? Come si sviluppano le sue capacità motorie? Qual’è la figura adatta ai lavori nel mondo dell’attività motoria e dello sport? Cos’è la formazione giovanile (di base) e l’allenamento giovanile?
Tutte domande che il Canada si è fatto negli ultimi 5 anni e che prova a dare una risposta nel programma “Wellness to World Cup – Long Tern Player Development“. Il calcio visto come uno dei tanti sport e non come “Il calcio”. Non più scuole calcio, ma scuole (pubbliche e private) con attività sportive. Il governo canadese nel 2008 ha progettato e finanziato, sulla base di una ricerca scientifica approvata e utilizzata dal governo inglese, una nuova forma di fare sport a livello nazionale, sfruttando la popolarità del calcio per scopi preventivi sul benessere della popolazione. Il blog pubblica le parti più interessanti.
Per sapere dove si vuole arrivare, quali obbiettivi si devono perserguire per migliorare, il governo canadese ha effettuate una ricerca sui problemi, in modo da classificarli per risolverli con una serie di soluzioni.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=I2zHXAsUKOY[/youtube]
Al giorno d’oggi (2005 nota dello staff) il Canada non ha un modello forte e coeso per lo sviluppo a lungo termine del benessere nazionale. In questo contesto, ci sono una serie di questioni d’interesse che il calcio può condividere con gli altri sport in Canada:
- I giovani giocatori seguono spesso allenamenti di formazione basati su allenamenti e orari di adulti.
- I giovani giocatori di sesso femminile spesso seguono programmi ideati per i maschi.
- La formazione/pratica, negli anni dello sviluppo si concentra spesso sul vincere e non sullo sviluppo delle capacità di base (risultato a breve termine rispetto al processo a lungo termine).
- Età cronologica influenza gli allenatori nella scelta dei percorsi e della selezione, ignorando l’età biologica (maturazione fisica).
- I periodi critici del cosiddetto adattamento accellerato sono sottoutilizzati.
- Scarsa programmazione in età compresa tra i 6-16 con il risultato che negli atleti non si raggiunge mai il potenziale genetico.
- I “migliori” allenatori sono incoraggiati a lavorare con programmi di elite – che non sono riconosciuti come l’essenziale per il successo dello sviluppo di atleti principianti.
- La formazione degli allenatori tende a fornire solo una superficiale comprensione della crescita, della maturazione e delle fasi di sviluppo dei giovani calciatori.
- Non c’è integrazione tra educazione fisica nel sistema scuola, le comunità ricreative e il calcio d’élite.
La maggior parte dei canadesi non sono addestrati in età infantile, sulle abilità fondamentali del movimento. Invece, tra giovani atleti gran parte della loro formazione viene insegnata sotto forma di giochi in ambienti competitivi tramite la “vittoria a tutti i costi “. Questa omissione è alla base della formazione ed è la chiave del fallimento, che impedisce agli atleti canadesi in tutti gli sport in via di sviluppo il loro pieno potenziale genetico. A causa di lacune nella formazione degli allenatori, molti di questi non sono consapevoli del fatto che questo approccio non riesce a utilizzare le finestre naturali di “addestrabilità” per lo sviluppo delle qualità dell’altleta stesso. Purtroppo non si può porre rimedio ai deficit dei giocatori se non sviluppate con le naturali tappe. Dal momento che questi progressi devono essere sviluppati nei giovani giocatori attraverso il gioco e non sulla carriera professionale, la loro mancanza di padronanza di abilità di base induce i ragazzi alla possibilità di non essere in grado di giocare e godere il calcio al massimo delle loro capacità. Di conseguenza, non riescono a sviluppare la soddisfazione e l’apprezzamento più profondo del gioco che li motivano a restare e a partecipare in modo permanente verso uno sviluppo a lungo termine nel calcio d’elite.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=dmftE80UtFY[/youtube]
Continua a seguire la strada del talento!