Introduzione
L’intervento di uscita alta costituisce per la sua complessità, uno degli aspetti tecnici del portiere più difficili. Perchè? Il calcio di oggi, come ormai è risaputo, ha delle velocità notevoli e le azioni di gioco sono molteplici, a queste si può aggiungere anche l’altezza di molti attaccanti e il peso del pallone che negli ultimi anni è diventato sempre più leggero, quindi il portiere deve e continua ad adattarsi a tutti questi fattori; specialmente ad alti livelli la scelta del portiere diventa molto importante, di conseguenza si andrà a selezionare un portiere che oltre a determinate caratteristiche fisiche (altezza) e tecniche, abbia buone capacità condizionali (forza, velocità) e capacità coordinative (anicipazione, cognitiva, spazio/temporale), senza le quali l’adattabilità alla categoria e al tipo di calcio e/o sistema di gioco che adotta la squadra diventerebbe difficile; non dobbiamo dimenticare l’aspetto psicologico, che talvolta viene messo in secondo piano e non da meno il coraggio e la personalità, che vanno a completare il profilo di un portiere.
Personalmente penso che queste componenti siano importanti specialmente quando il portiere comincia a muovere i primi passi verso questo ”delicato” ed importante ruolo. Gli interventi del portiere durante un’uscita alta possono essere di diversa tipologia, ad esempio: in presa, tuffo , respinta a uno/due pugni, deviazione ecc.. Continua a leggere Didattica delle uscite alte: 1. La posizione d’attesa e la tecnica di corsa