L’idea è nata nell’intervallo di Italia-Spagna, semifinale della Confederation Cup 2013. Si giocava a Fortalezza ed era la quarta partita del torneo: “appena arrivammo negli spogliatoi, otto giocatori mi chiesero il cambio. Dissi ragazzi decidete fra voi e poi mi fate sapere…”. l’idea è stata quella di preparare un ritiro molto scientifico, dove ogni dettaglio sarebbe stato controllato, verificato, attestato e poi proposto per sopportare il clima pazzesco del prossimo mondiale. Fra i dettagli più curiosi c’è la casetta, di legno costruita a Coverciano, in fondo agli spogliatoi. Il video mostra la descrizione di Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico della nazionale italiana:
Secondo Prandelli, altre nazionali (come Germania e Spagna), sono più avanti di noi sul piano scientifico, ma l’Italia per questo mondiale ha fatto dei passi da gigante, progressi preziosi per il futuro: “quando si faranno i mondiali in Qatar dovranno essere allestite mega-casette”. Attenzione particolare l’attività all’alimentazione: “la dieta di un giocatore non è legato solo al giusto contenuto di proteine, ma va differenziata e secondo le condizioni, bisogna aggiungere sali minerali e idratare. Verdura, insalata e frutta hanno un posto preminente, ma l’idratazione è ancora più importante, lo abbiamo visto anche durante le prove nella cassetta. In atto un’organizzazione massimale anche sul piano logistico”. Castellacci ha parlato di preparazione personalizzate: “…per esempio, uno come Barzagli, che ha sofferto di tendinopatia, avrà un programma particolare, con determinati fisioterapisti. Lo stesso va detto per Maggio che arriva invece da un pneumotorace. Ho letto quello che è scritto la commissione medica, è idoneo all’attività, ma su di lui ci sarà un occhio particolare”. Continua a leggere Sarà un mondiale Hi-tech!