FIFA TV ha da poco pubblicato un video che traccia un profilo dell’Italia, con una parte dedicata alle particolarità culturali, demografiche e storiche del nostro paese e interviste esclusive a Buffon, Fabio Cannavaro, De Rossi e Prandelli. Il capitano azzurro parla così del suo rapporto con la Nazionale: “Per me sarà il quinto Mondiale, sono tanti. Il fatto di poterlo giocare in una nazione come il Brasile ne aumenta ancora di più il valore. Oltre alla fascia di capitano, essere un giocatore della Nazionale è un orgoglio, perché è sempre stato il mio sogno da bambino. Poi sono anche riuscito a farlo per tanti anni e ho vinto qualche trofeo importante”. Per il ct, Buffon è un esempio per chiunque vesta la maglia azzurra: “E’ il capitano ed è un riferimento per tutti noi. Soprattutto ha fatto capire l’importanza della maglia: ai ragazzi che arrivano non c’è bisogno di fare tanti discorsi, ma basta osservarlo e imitarlo”. Anche De Rossi ha parole importanti per il portiere: “Ha una mentalità incredibile, da vincente, è un ragazzo disponibile allo scherzo, una persona pulita e un grande combattente”. All’interno della clip, Buffon e il ct parlano anche dell’esperienza in Confederations Cup, dove la Nazionale ha avuto la possibilità di familiarizzare in anticipo con il Brasile, disputando “delle buone partite”. La chiusura del portiere è dedicata alle possibilità azzurre al prossimo Mondiale: “Sappiamo di non essere i più forti, però siamo una squadra difficile da battere. Se arrivassimo in semifinale, sarebbe un grande risultato, ai quarti un risultato normale, tutti gli altri sarebbero risultati negativi”.
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I portieri del futuro: “Sogniamo il Brasile!”
“Io dei 23 per il Brasile non ho ancora deciso nulla, l’unico titolare è Buffon. Tutti gli altri sono sotto osservazione”. A tre mesi dall’inizio del Mondiale, Cesare Prandelli conferma che nessuno può sentirsi sicuro di un posto nell’undici titolare. In un’intervista esclusiva concessa a RaiSport 1, che andrà in onda stasera su ‘Zona 11 post meridiem’, il Commissario Tecnico spiega che solo Gigi Buffon può dormire sonni tranquilli: “Per me è l’unico titolare, per tutto il resto devo valutare la condizione fisica e lo stato mentale”. Dopo aver sottolineato che “purtroppo alcuni dei nostri giovani si sono persi”, il Ct si è detto soddisfatto per lo stage che si è concluso oggi a Roma e che gli ha permesso di vedere all’opera alcuni talenti emergenti: “Il bilancio è molto positivo, i ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo e attorno a loro c’era un buon clima. Tutti dobbiamo pensare che questi saranno i giocatori della nazionale del futuro. Non vedo lo stage come un contentino, sappiamo che i calendari sono fitti e che i club hanno tanti impegni. Dovremo dare una continuità a questo stage per farli crescere, sia da un punto di vista tecnico che mentale, per capire anche se riescono a sopportare il grande stress“. [Fonte] Continua a leggere I portieri del futuro: “Sogniamo il Brasile!”
Panchina d’oro ad Allegri
Articolo della Gazzetta dello Sport, continua a leggere l’articolo originale.
Gli allenatori italiani preferiscono Massimo Allegri, la nostra classifica (dopo il sondaggio lanciato qualche mese fa, dopo le dichiarazioni di Josè Mourinho), invece incoronano – l’allenatore del Chievo Verona – Domenico Di Carlo. Ecco i risultati:
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1. Domenico Di Carlo 32%
2. Massimo Allegri, Josè Mourinho 20%
3. Cesare Prandelli 8%
altro 20%
Se confrontiamo le 2 classifiche, in quella degli allenatori, compare solo Massimo Allegri, mentre nella nostra Domenico Di Carlo, Josè Mourinho e Cesare Prandelli si piazzano rispettivamente primo, secondo (a pari punti con l’allenatore del Cagliari) e terzo.
Curioso: sono allenatori che nella loro carriera hanno colpito – nel bene (il dramma Prendelli) e nel male – il grande pubblico. Di Carlo e Allegri hanno in comune il sedere! L’allenatore del Chievo Verona (allora a Parma) è stato preso a calci nel sedere dopo un acceso scambio d’idee con l’allentore Baldini, (per poi continuare in un fuori onda con il presidente del Catania) mentre l’allenatore del Cagliari è stato colpito da una pallonata (dopo aver allontanato il pallone) dal calciatore del Napoli Ezequiel Lavezzi. I colpi di Josè Mourinho sono troppi, dal concetto di prostituzione intellettuale, al perchè di special one. Vi lasciamo all’intervista concessa a Inter Channel, dopo aver ricevuto la Laurea ad Honoris Causa alla Facoltà di SC. Motorie in Portogallo.