di Claudio Filippi e Daniele Borri
Come molte componenti del mondo del calcio anche la figura dell’allenatore dei portieri, con il passare degli anni, ha subito una sua evoluzione. Siamo passati dei primi Mister che entravano in campo con due paletti (per ricostruire la porta in ogni spazio disponibile) e con i palloni, ad altri che preparavano lo spazio di lavoro con una miriade di cinesini, ostacolino e paletti. Da tecnici che perseguivano come obiettivo principale (se non l’unico) la tecnica, ad altri ancora che intervenivano fondamentalmente sulla parte condizionale, correggendo raramente gli estremi difensori nell’esecuzione dei gesti. Inoltre, se prendiamo in considerazione la maggior parte degli iscritti sui numeri uno, si può notare come il ruolo sia in continua evoluzione e quindi anche la metodologia dell’allenamento deve aggiornarsi e adeguarsi alle nuove “tendenze”. Infatti, uno dei capisaldi dell’allenamento moderno è la ricerca di mezzi che seguano il “principio della realisticità”, ossia che permettano di costruire esercitazioni che simulino per posizioni, tempi e spazi le situazioni di gioco più frequenti che accadono in partita. Continua a leggere Allenamento con le sagome