Wojciech Szczesny, ex portiere della Juventus, è recentemente approdato al Barcellona. In una recente intervista con i media sportivi catalani, “Mundo Deportivo” e “Sport”, ha offerto una prospettiva interessante sul suo trasferimento al club catalano. Il portiere polacco attribuisce il suo passaggio al Barcellona al “karma”, riconoscendo che la sua decisione di lasciare la Juventus e affrontare una nuova avventura è stata ponderata ma anche guidata da fattori al di fuori del suo controllo.
Il ritiro e il ritorno in campo
Szczesny ha confessato di aver considerato il ritiro dopo la stagione con la Juventus. La pausa estiva gli ha dato tempo per riflettere e recuperare fisicamente, portandolo a cambiare idea. “Rappresentare la Juventus è stato un privilegio incredibile. È un club straordinario con una tifoseria fantastica. Quando ho deciso di rescindere il contratto, non potevo motivarmi con una nuova avventura in un club ‘normale’. Doveva essere una sfida più grande della Juventus, e non ce ne sono molte. A Torino mi hanno detto che ero troppo caro perché stavano attraversando problemi finanziari, e per rispetto della Juve abbiamo trovato una soluzione. Avrei potuto restare e farmi pagare l’anno, ma credo nei rapporti personali e la società mi ha rispettato molto“.
Il Ruolo del Karma
Il rispetto che ha sempre dimostrato nei confronti della Juventus, insieme ai solidi rapporti con i compagni e i tifosi, ha giocato un ruolo fondamentale in questa svolta di carriera. Descrive il suo passaggio al Barcellona come una sorta di “ricompensa karmica” per il modo in cui ha gestito la sua uscita dal club italiano: “Credo anche nel karma perché ora giocherò l’ultimo anno della mia carriera al Barça, la sfida più grande che abbia mai affrontato. Il mondo mi ha ripagato per il rispetto che ho avuto nei confronti della Juventus“. Questa affermazione è interessante perché evidenzia come, nella carriera di un atleta, i rapporti umani e la reputazione possano influenzare le opportunità future.
Leadership e personalità
Grande rispetto per Gigi Buffon. Lo definisce un esempio di leadership e personalità. Secondo la sua opinione, l’ex capitano bianconero e della nazionale ha insegnato molto non solo a lui come portiere, ma anche a tutti coloro che hanno giocato al suo fianco. L’importanza di essere gentili e rispettosi verso gli altri emerge come uno dei valori principali che Szczesny ha portato con sé nella sua nuova avventura: “La cosa principale che ho imparato da Gigi Buffon riguarda la leadership e la personalità. Come si dice in spagnolo: los cojones. Gigi è un esempio non solo per i portieri ma per tutti i giocatori del mondo su come essere gentili; lui lo è molto con tutti, ma allo stesso tempo è un leader ed esige il massimo dai suoi compagni di squadra. Non conosco una sola persona che possa parlare male di lui, nonostante abbia preteso molto da tutti, anche alzando la voce“.
Il Futuro a Barcellona
Anche se non è ancora pronto a difendere la porta del Barcellona, Tek sta sfruttando la pausa per le nazionali per recuperare la forma fisica. Nonostante il suo primo ritiro sia durato solo due mesi, l’ex portiere della Juventus ha sottolineato di essere molto esigente, soprattutto con se stesso. Si mostra fiducioso di riuscire a integrarsi nella squadra catalana, poiché il suo stile di gioco basato sulla costruzione dal basso è simile a quello praticato alla Juventus sotto la guida di Pirlo, facilitando così la transizione. “So di non essere il tipico portiere del Barça, ma il modo in cui costruiscono da dietro è molto simile a quello che abbiamo fatto alla Juve con Pirlo. Non è molto complicato, non credo che avrò problemi“.