di Daniele Rindone
Il numero uno albanese da record per disimpegni nella sua metà campo. Para e gioca, partecipa al giro palla, offre soluzioni sempre utilissime. Il portiere è un difensore in più per la Lazio: 22 passaggi di media nei 90 minuti, nessuno come lui!
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E’ il difensore in più, il “libero” aggiuntivo. Si chiama Thomas Strakosha, fa il portiere, è la sua prima occupazione. Non si limita a coprire il ruolo, è utilizzato da centrale supplementare, ha una doppia mansione. Strakosha è il portiere che gioca a calcio, non gli spetta solo la copertura della porta. Ha buoni piedi e la qualità viene sfruttata da Inzaghi e dai compagni. Thomas Strakosha è il portiere della serie A che realizza più passaggi nella propria metà campo nell’arco dei 90 minuti. In media ne effettua 22, nessun altro collega ne conta di più. Dietro Strakosha si sono piazzati tutti gli altri portieri della A: in ordine Sirigu, Reina, Alisson, Da Costa, Donnarumma, Handanovic, Sorrentino, Brignoli e Buffon (solo decimo nella classifica dei passaggi in media). Strakosha è un portiere palleggiatore, s’è visto anche a Bergamo. I difensori e i centrocampisti l’hanno sollecitato continuamente, hanno “scaricato” il pallone nella sua area. Il giro palla coinvolge sempre il numero uno albanese, è una soluzione che permette alla Lazio di alleggerire la pressione degli avversari, di spostare il pallone da un fronte all’altro, di rilanciare savalcando il centrocampo, cercando di imbeccare il gigante Milinkovic, per sfruttare le sue spizzate irraggiungibili (per gli altri).
L’ARMA. «Palla a Strakosha», è uno schema addizionale. Lui è doppiamente utile alla squadra. A Bergamo ha salvato la Lazio dal 3-0 e dal 4-2, ha tenuto a galla la squadra, le ha permesso di compiere la doppia rimonta che per poco non s’è trasformata in sorpasso. Parate anche miracolose, interventi decisivi, istintivi e tecnici. E una partecipazione continua al gioco. Thomas Strakosha è un portiere multifunzione, è una rivelazione per la crescita compiuta nel giro di un anno. Frequentare la scuola del preparatore Grigioni è una fortuna, ne hanno tratto giovamento tutti (o qua- si) i portieri scelti dalla Lazio nell’ultimo decennio.
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L’INTERVENTO. Strakosha ha 22 anni, sa farsi sentire in campo e fuori. Dopo il 3-3 di Bergamo s’è rammaricato per il risultato, i complimenti non gli sono serviti a nulla, voleva una vittoria. Strakosha ha toccato punti salienti: «Speravo che la mia parata potesse dare la vittoria. Vorrei aiutare la squadra a non subire gol, ma vorrei anche vedere la stessa Lazio di qualche tempo fa. Non molliamo mai, poche squadre avrebbero rimontato in casa dell’Atalanta. Possiamo migliorare ancora per arrivare nei posti alti della classi ca. L’Atalanta è una grande squadra, in pochi ci hanno messo in difficoltà così. Nei primi minuti dobbiamo crescere, dobbiamo convincerci di essere forti. Non deve mai mancare la fiducia. Ci tenevo a vincere, ero carico». Strakosha ha preso una botta ad una mano, è abile e arruolabile. Più volte ha insistito sul concetto: «La mano? E’ tutto ok. Nei primi venti minuti, domenica, non è stata la mia Lazio. Non dobbiamo entrare impauriti in campo. Abbiamo la qualità per affrontare chiunque e dobbiamo dimostrarlo in ogni partita. L’Atalanta non ci ha fatto giocare. Quando abbiamo preso campo li abbiamo messi in di coltà». Strakosha, da portiere, ha lanciato l’allarme: «Ultimamente stiamo subendo troppi gol. Non dobbiamo mai mollare e perdere la testa. Anche contro il Torino avevamo sbagliato approccio. Siamo comunque sere- ni, lavoriamo bene. Il campionato quest’anno è più difficile, tutti ci conoscono e tutti danno il massimo contro di noi. Nelle prossime partite daremo il meglio di noi stessi». Della sua evoluzione e dei confronti con i portieri top ha preferito non parlare: «Voglio migliorare, non penso agli altri. La Champions? Non è difficile raggiungerla, so- gnare non costa nulla. Sono qui da quando ho 16 anni, sono fiero e orgoglioso di indossare questa maglia, la Lazio è casa mia».
I PRIMI 10 IN EUROPA. Rulli (Real Sociedad) 28,75; Adan (Betis) 28; Ter Stegen (Barcellona) 26,44; Burki (Borussia D.) 26,06; Mvogo (Lipsia) 26; Bravo (Man.City) 26; Sommer (Borussia M) 25,4; Alvarez (Celta) 25,04; Koffi (Lilla) 25; Neuer (Bayern) 24,67