I tabloid inglesi scatenati dopo lo scontro di gioco fra l’attaccante e il portiere del Torino: «Gli ha brutalmente stampato i tacchetti in faccia»
L’ottavo di finale di Coppa Italia tra Milan e Torino ha avuto enorme popolarità in Inghilterra. Particolarmente i quotidiani britannici si sono espressi duramente riguardo l’intervento dell’attaccante rossonero Gianluca Lapadula su Joe Hart, portiere del Torino e della nazionale inglese. Il ‘Daily Mirror’ ha attaccato pesantemente il bomber italo-peruviano scrivendo che: “Hart ha ricevuto dall’attaccante del Milan, come cortesia, i tacchetti in faccia, anche se lo stesso centravanti è rimasto inorridito per ciò che aveva fatto”. Il ‘Sun’ ha scritto che Lapadula ha tramutato l’ex del City in uno dei Teletubbies dopo lo scontro definito brutale. E ancora, il Daily Mail, ha parlato di collisione horror, mentre la BBC sport ha addirittura intitolato l’articolo: “Hart in the wars”.
Cos’è successo? All’inizio del secondo tempo, con il Toro in vantaggio, il Milan ha un’occasione. Lapadula viene servito in profondità e si avventa sul pallone, Hart è più rapido e lo anticipa mostrando una buona tecnica nell’uscita bassa. Il numero 9 del Milan lo colpisce non avendo possibilità alcuna di calciare il pallone, ormai nella mani del portiere inglese. L’attaccante, a questo punto, striscia con i tacchetti Hart, tra il volto e il capo.
Conveniamo con la stampa inglese su quanto accaduto. Infatti, da parte di Lapadula, sarebbe stato doveroso mostrarsi in una tipica azione da attaccante inattuale, ovvero saltare il portiere. Ma come spesso accade nel mondo del calcio moderno, le buone pratiche vengono soppiantate da gesti di dubbia astuzia.
La serie A? Io sono orgoglioso dei portieri inglesi: la loro abilità non cambia se giocano in top club o club normali, e ovviamente la prima cosa è più facile. Però è vero che il livello della Serie A è impressionante: in generale, non solo dei portieri. (Joe Hart – Gazzetta dello sport 15-01-2017)
In ultima battuta, riflettiamo su quanto sarebbe potuto accadere se, il timore avesse prevalso su Hart e ciò, oltre a mancare il pallone, gli avrebbe recato danno fisico, calcio di rigore e ammonizione (negli anni passati, addirittura espulsione!).