L’idea è nata nell’intervallo di Italia-Spagna, semifinale della Confederation Cup 2013. Si giocava a Fortalezza ed era la quarta partita del torneo: “appena arrivammo negli spogliatoi, otto giocatori mi chiesero il cambio. Dissi ragazzi decidete fra voi e poi mi fate sapere…”. l’idea è stata quella di preparare un ritiro molto scientifico, dove ogni dettaglio sarebbe stato controllato, verificato, attestato e poi proposto per sopportare il clima pazzesco del prossimo mondiale. Fra i dettagli più curiosi c’è la casetta, di legno costruita a Coverciano, in fondo agli spogliatoi. Il video mostra la descrizione di Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico della nazionale italiana:
Secondo Prandelli, altre nazionali (come Germania e Spagna), sono più avanti di noi sul piano scientifico, ma l’Italia per questo mondiale ha fatto dei passi da gigante, progressi preziosi per il futuro: “quando si faranno i mondiali in Qatar dovranno essere allestite mega-casette”. Attenzione particolare l’attività all’alimentazione: “la dieta di un giocatore non è legato solo al giusto contenuto di proteine, ma va differenziata e secondo le condizioni, bisogna aggiungere sali minerali e idratare. Verdura, insalata e frutta hanno un posto preminente, ma l’idratazione è ancora più importante, lo abbiamo visto anche durante le prove nella cassetta. In atto un’organizzazione massimale anche sul piano logistico”. Castellacci ha parlato di preparazione personalizzate: “…per esempio, uno come Barzagli, che ha sofferto di tendinopatia, avrà un programma particolare, con determinati fisioterapisti. Lo stesso va detto per Maggio che arriva invece da un pneumotorace. Ho letto quello che è scritto la commissione medica, è idoneo all’attività, ma su di lui ci sarà un occhio particolare”.
L’Uruguay rivale dell’Italia (il cui ritiro è il Portobello di Mangaratiba, sulla cosiddetta Costa Verde) andrà nello stato di Minas Gerais, a Sete Lagoas, mentre Argentina e Cile hanno scelto la capitale Belo Horizonte. Stampa e sponsor che avranno al seguito manderanno ‘in tilt’ una zona che una ricettività alberghiera limitata. A Campinas, nello stato di San Paolo, starà il Portogallo di Cristiano Ronaldo, in ritiro nel lussuoso resort ‘The Palms’ e al lavoro nello stadio della Ponte Preta, il Moises Lucarelli. Regione metropolitana di San Paolo anche per il Belgio, ospitato da Mogi das Cruzes, e per gli allenamenti dal Mogi Mirim, club di cui è stato presidente-giocatore l’ex milanista Rivaldo.
La Spagna va verso il freddo, visto che a Curitiba a giugno la temperatura scende, ma è un rischio calcolato: meglio così, ha deciso il ct Del Bsoque, che posti come Fortaleza, Natal o Recife dove il termometro tocca i 35 gradi. Originale la scelta della Germania che il proprio ritiro ha deciso di farselo costruire dagli sponsor: la scelta è caduta su Santa Cruz, ovvero il litorale baiano, e a pagare tutto (e poi a farlo smontare) saranno gli sponsor della nazionale del ct Loew, Mercedes in primis. Porto Seguro, sempre nel nord-est e località in teoria adatta soprattutto alle vacanze, è stata scelta dalla Svizzera. Meglio ancora, quanto a spiagge, è andata alla Croazia che starà a Praia do Forte: la tentazione sarà resistere alla voglia di provare con il surf, oltre che con il pallone.
Definitiva anche la decisione del Giappone di stare a Itu, sempre nella ‘cintura paulista’: è una città di 150mila abitanti, a un’ora di auto dalla megalopoli-capoluogo, che ospiterà anche la Russia. Fabio Capello insieme ad Alberto Zaccheroni, dunque, anche se in alberghi diversi. Ma la scelta sicuramente più originale è degli ‘orange’. In linea con la tradizione anticonformista dell’Olanda, gli uomini di Van Gaal soggiorneranno sul celebre lungomare di Ipanema, anzi nel suo punto più movimentato, ovvero al Caesar Park. Di fronte c’è la spiaggia del celebre ‘posto 9’, il paradiso dei tanga, e a due passi dal bar ‘Garota di Ipanema’, dove Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim composero la più celebre delle loro canzoni. Per gli allenamenti l’Olanda ha scelto il centro tecnico del Flamengo, la Gavea che sta nei pressi della Laguna su cui ‘vigila’ dall’alto la statua del Cristo Redentore.
Rio de Janeiro è la scelta anche dell’Inghilterra, che starà in albergo a Copacabana e si allenerà nel centro tecnico dell’Esercito a Morro da Urca, dove in passato ha lavorato anche la Selecao di casa. Stavolta invece Scolari ha voluto la ‘Coverciano brasiliana’, ovvero Granja Comary che si trova a Teresopolis, località dello stato di Rio de Janeiro che si trova in una zona montagnosa conosciuta come ‘Regiao Serrana’. Questo centro della Cbf è sparso lungo 150mila km. quadrati, con cinque campi di allenamento, albergo e palestre varie. Di solito, in determinati giorni, è visitabile dai turisti ma durante il Mondiale sarà ovviamente ‘off limits’, e perfino sorvegliato da militari.