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Nuova regola per le perdite di tempo dei portieri: parte la sperimentazione nel campionato primavera

perdite di tempo

Il Consiglio Federale della FIGC ha recentemente approvato la sperimentazione per contrastare le perdite di tempo da parte dei portieri. La nuova regola sarà testata nel Campionato Primavera 1 maschile.

Ne avevamo parlato lo scorso marzo, quando l’IFAB (International Football Association Board), l’organismo che regola le regole del calcio, aveva annunciato una proposta per affrontare il problema del tempo perso a causa dei portieri. Dopo la presentazione, Mark Bullingham, amministratore delegato della FA inglese, aveva sottolineato il potenziale impatto della nuova regola, ipotizzando che le sanzioni applicate dagli arbitri, con gesti evidenti come le dita alzate per il conteggio dei secondi, avrebbero potuto diventare non solo uno strumento tecnico ma anche un elemento coinvolgente per pubblico e giocatori trasformando il portiere in un vero e proprio bersaglio.

Uno degli aspetti più interessanti e, potenzialmente, controversi di questa regola è l’interazione con il pubblico e i giocatori. Il gesto dell’arbitro che alza le dita per contare i secondi può diventare un momento ad alta tensione:

  • Per il pubblico, ogni rilancio diventa un’occasione per mettere pressione sul portiere avversario.
  • Per i giocatori, la nuova regola potrebbe generare situazioni di nervosismo o dibattiti accesi, specie nelle fasi decisive delle partite.
  • Per gli arbitri, la coerenza nell’applicazione della regola è fondamentale per evitare controversie.

Questo elemento di coinvolgimento emotivo potrebbe non solo aumentare l’energia del match, ma anche sollevare dubbi sull’equilibrio psicologico che questa regola introduce, specialmente in contesti ad alta competitività.

Test già partiti in Inghilterra

Bullingham aveva ribadito che si trattava di un approccio sperimentale, da implementare solo se i risultati avessero dimostrato un reale miglioramento dell’esperienza di gioco complessiva. Nonostante alcune perplessità iniziali sull’effettiva applicabilità della proposta, la nuova regola è stata introdotta all’inizio della nuova stagione in Premiere League 2. Il campionato è una competizione calcistica inglese dedicata alle squadre giovanili dei club della Premier League e di alcune società della English Football League (EFL). È considerata una delle massime competizioni di sviluppo per giovani calciatori in Inghilterra, fungendo da trampolino di lancio per i talenti che aspirano a giocare in prima squadra.

Simile al campionato Primavera italiano, la Premier League 2 si distingue per la sua struttura pensata principalmente per i giocatori dalla categoria Under 17 fino ai giovani Under 21, con la possibilità per ogni squadra di includere un numero limitato di giocatori fuori quota (tipicamente Over 21). Questa scelta mira a favorire l’integrazione dei giovani con atleti più esperti, contribuendo a un percorso di crescita graduale e competitivo.

Il campionato è suddiviso in due categorie, Division 1 e Division 2, tra le quali sono previste promozioni e retrocessioni annuali. Ogni divisione segue un formato a girone, con partite di andata e ritorno. L’obiettivo della Premier League 2 è creare un ambiente che sia allo stesso tempo competitivo e formativo, in grado di preparare i migliori talenti a confrontarsi con le esigenze del calcio professionistico. Attraverso un percorso di integrazione progressiva, i giovani calciatori hanno la possibilità di acquisire esperienza sia contro coetanei di alto livello che, in alcune occasioni, contro giocatori più esperti. Questo modello punta a favorire il passaggio dei giovani talenti alle prime squadre, consolidando il loro potenziale e rafforzando il sistema calcistico inglese.

La sperimentazione Italiana

Questa sperimentazione entra nella sua fase operativa anche in Italia. Il Consiglio Federale della FIGC ha introdotto la sanzione nel campionato Primavera 1. A partire dal girone di ritorno, la nuova regola sarà testata per combattere il rallentamento del ritmo delle partite. La proposta prevede che il portiere, se trattiene il pallone oltre il tempo consentito (la nuova regola estende il tempo a 8 secondi), venga inizialmente richiamato con un’ammonizione verbale. Alla seconda infrazione, scatterà il cartellino giallo, e il gioco riprenderà con una rimessa laterale assegnata alla squadra avversaria, posizionata all’altezza della linea dei 16 metri.

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