La preparazione delle partite attraverso lo studio degli avversari è un aspetto che da decenni caratterizza le settimane di lavoro dei portieri e dei loro allenatori. Da questa analisi infatti, si possono trarre informazioni utili dalle quali costruire esercitazioni specifiche per la settimana di preparazione alla partita oltre che realizzare una presentazione video da poter condividere con il gruppo portieri prima della gara.
In passato quando non vi era la possibilità di procurarsi video perché inesistenti, l’analisi veniva spesso svolta spontaneamente dai portieri, i quali utilizzando riviste come “Il Calcio Illustrato” o “Il Guerin Sportivo”, si annotavano tutte le possibili informazioni che potevano essergli utili nel corso della stagione. Questa sorta di archivio personale veniva realizzato settimanalmente leggendo i tabellini e le varie informazioni che mettevano in evidenza le caratteristiche dei calciatori, tra le quali rigori e calci di punizione.
I portieri si trovavano così ad avere un proprio database che sfogliavano durante la settimana precedente il match, andando quindi a verificare se per caso nella distinta avversaria fosse presente qualche giocatore da loro annotato.
Con il passare del tempo le cose sono notevolmente cambiate. Oggi infatti, questo compito non è più svolto esclusivamente dai portieri, ma anche dai rispettivi allenatori di portieri che già intorno agli anni ’80 e ’90 iniziarono ad analizzare le prime immagini attraverso VHS per poi passare all’utilizzo dei DVD fino ad arrivare negli anni duemila “l’era digitale”, quindi all’utilizzo di piattaforme come ad esempio Wyscout .
Queste piattaforme per coloro che ne sono in possesso consentono un rapido accesso ad immagini video permettendo un più pratico approccio al lavoro rispetto al passato.
Per quanto mi riguarda, attraverso Wyscout, realizzo una presentazione multimediale sulla squadra avversaria, grazie alla quale traggo spunti per le esercitazioni da svolgere in modo particolare nel giorno di rifinitura. In questo giorno infatti mi piace riprodurre una o due situazioni di gioco che i portieri potrebbero ritrovarsi in gara.
Questa modalità di preparazione la ritengo particolarmente utile in quanto mi permette di alzare il focus dell’allenamento, consentendo ai portieri di riconoscere con molta probabilità tali situazioni in modo preventivo durante la gara e quindi risolverle nel modo più adeguato.
La conoscenza degli avversari quindi le caratteristiche individuali e la modalità di gioco della squadra avversaria permettono al portiere di avere un atteggiamento tattico preciso e adeguato per quella prestazione.
In questo articolo vorrei condividere con tutti gli appassionati de “ilnumero1.it” la presentazione in formato video che ho mostrato ai portieri prima della partita contro il Genoa.
Vi propongo due esercitazioni che ho eseguito in rifinitura perché le ho considerate determinanti per la gara in oggetto.
La riunione video sugli avversari dura dai venti ai trenta minuti, nei quali i portieri hanno modo di osservare oltre alla possibile formazione, L’AZIONE TIPICA che sarebbe appunto l’azione che si verifica con maggior frequenza durante il gioco e che ha valenza significativa per il portiere.
In seguito mostro gli INDIVIDUALI (al massimo sei giocatori) nei quali evidenzio le loro caratteristiche peculiari in modo da poterle riconoscere “anticipatamente” nel gioco. Successivamente osserviamo le PUNIZIONI DIRETTE, quindi chi e come calciano i vari tiratori e poi le PUNIZIONI INDIRETTE intendendo quelle laterali dove vado ad evidenziare se ci sono particolari tendenze di traiettorie e/o la ricerca di determinati giocatori all’interno dell’area di rigore. Terminato ciò, analizziamo le immagini degli ANGOLI in modo da conoscere i diversi battitori, se calciano a uscire o a rientrare, se cercano una zona piuttosto che un’altra, se ci sono situazioni particolari, ma principalmente focalizziamo l’attenzione sulla traiettoria della palla e particolari saltatori. Cerco sempre se possibile di inserire calci d’angolo nei quali si osservano difese che lavorano con i nostri stessi principi difensivi, se difendiamo a uomo ad esempio, cercherò di non inserire angoli con difese disposte a zona perché è probabile che gli avversari possano attuare soluzioni diverse in base alla strategia difensiva. La riunione si conclude con i RIGORI, sono il momento conclusivo della riunione. Qui vengono osservati tutti i possibili rigoristi e, se necessario si aprirà un “dibattito” per stabilire la migliore strategia da adottare. E’ importante considerare che, quanto stabilito in riunione, non dovrà mai essere modificato in gara, onde evitare di passere notte insonne per aver cambiato spontaneamente decisione all’ultimo.
Dall’analisi video descritta è risultato evidente come il gioco aveva una tendenza nello svilupparsi verticalmente attraverso imbucate, in modo particolare da parte di Ebongue per ricercare Bianchi o altri offensivi.
Inoltre, tra i giocatori più caratteristici ritroviamo Rovella che mostra una buona capacità di tiro dalla distanza, preciso ed abile nelle punizioni dal limite. In particolare sulle punizioni laterali in prossimità del limite dell’area, mostra una certa predisposizione e “gusto” nel ricercare il tiro in porta.
Per questo motivo in rifinitura ho deciso di porre maggiormente attenzione a queste particolari situazioni, ricreando due esercitazioni che potessero per tipologia di proposta e tempi far vivere ai portieri ciò che avrebbero potuto ritrovare in gara.
La prima esercitazione fa riferimento all’azione tipica, quindi simulo le imbucate di Ebongue oltre la linea difensiva, nella seconda con l’utilizzo del muro della Airbody eseguo dei tiri in porta ricreando così i tempi di una punizione di Rovella o di un suo possibile tiro dalla distanza.
Spero che questa mia presentazione sia per molti motivo di spunto per preparare le partite a qualsiasi livello, o che sia un’occasione di confronto non solo per voi ma anche per me, per avere nuovi spunti e migliorare la qualità delle riunioni pre-partita e annessi feedback da fornire ai portieri.
Per chi non avesse la possibilità di appoggiarsi alle piattaforme o di acquisire video degli avversari, spero abbiate comunque il desiderio di cercare il maggior numero di informazioni attraverso il passaparola tramite colleghi, giocatori e portieri sui vostri antagonisti creandovi un database personale analogamente a quanto si faceva in passato. Si può essere professionali a qualsiasi livello e anche un piccolo dettaglio può fare la differenza.
Esercizio 1
Allenatore e collaboratore si scambiano la palla. L’allenatore quando lo ritiene opportuno potrà “imbucare” per il collaboratore verso la porta, il portiere potrà quindi eseguire una uscita bassa in anticipo, a muro o a contrasto, oppure nel caso in cui il collaboratore sia in netto anticipo rispetto al portiere, verrà giocato l’uno contro uno.
Anche il collaboratore a sua volta potrà imbucare verso la porta per l’allenatore, ovviamente è necessaria una certa sintonia tra i due esecutori.
Tra le varianti si potrà imbucare senza fare nessuno scambio o tirare in porta direttamente o dopo un controllo.
Esercizio 2
L’allenatore posto dietro il muro esegue dei tiri in porta. Il portiere dovrà quindi intervenire su dei tiri che non vede partire perché appunto coperti dal muro. Situazione tipica nelle punizioni dal limite o nei tiri dalla distanza, in cui il portiere ha poco tempo a disposizione per eseguire l’intervento difensivo.
L’ANALISI VIDEO: UNO STRUMENTO CHE NECESSITA DI SENSIBILITA’
Le immagini che decido di inserire nella presentazione riguardante gli avversari, oltre ad essere selezionate in funzione delle caratteristiche tecnico tattiche che voglio evidenziare ai ragazzi, variano anche in funzione del momento che stanno vivendo i portieri, in modo particolare colui che giocherà la partita in oggetto.
Se ad esempio il portiere si trova in un momento di grande forma, non avrò alcuna remora nel mostrargli immagini nelle quali subisce un goal da un giocatore che ho intenzione di fargli osservare.
Al contrario invece, qualora la squadra o lui stesso stiano passando un periodo di difficoltà,
cercherò di mostrare immagini che possano incrementargli l’autostima e l’autoefficacia in gara. Cercherò quindi di infondere pensieri postivi riducendo quelli negativi attraverso le immagini.
Tutti questi accorgimenti nascono dalla sensibilità e dal “rispetto sportivo” che ogni allenatore dovrebbe avere nei confronti dei “propri” atleti. Penso che questo tipo di sensibilità sia in parte innata e in parte derivi da esperienze educative vissute al di fuori della sfera professionale. Nonostante tutto, questa particolare caratteristica dell’allenatore dei portieri, rimane comunque una qualità allenabile e migliorabile.
Questa attenzione al singolo atleta credo possa vigere anche nel momento in cui si mostra la CLIP riguardante la sua prestazione. E’ mia abitudine infatti realizzare una CLIP rappresentante tutte le sue giocate (offensive e difensive) e tutti i rispettivi posizionamenti tattici assunti durante il gioco.
Questa CLIP verrà condivisa esclusivamente con il portiere che ha giocato la partita il primo giorno di allenamento disponibile a seguito della gara.
Questo momento è estremamente intimo e decisivo, nel quale possono emergere aspetti personali che difficilmente potrebbero affiorare in una riunione collettiva con tutti i portieri, come invece accade per quella riguardate la visione degli avversari. Diventa così un momento di fondamentale importanza per la strutturazione della relazione con il portiere. Essendo un momento individuale inoltre riduce la nascita o l’accentuarsi di attriti tra portieri in quanto nessuno può essere sminuito davanti all’altro, in modo particolare chi gioca non può essere giudicato negativamente da chi non ha giocato.
A mio modo di vedere diventa uno strumento utile ad indirizzare le strategie di allenamento per il perseguimento degli obbiettivi tecnico- tattici o di qualsiasi altro genere prestativo.
Daniele Borri, nato a Milano il 26-07-1985 e allenatore dei portieri professionista (abilitazioni: allenatore di portieri per dilettanti e settore giovanile, allenatore di portieri di prima squadra e settore giovanile, allenatore UEFA B). Ex portiere con campionati nazionali, regionali e rappresentative giovanili (LND) alle spalle.
Nel 2012 consegue la Laurea Magistrale in Scienza,Tecnica e Didattica dello Sport. Ha scritto articoli per le riviste di settore: “Sport e Medicina”, “Scienza & Sport” e “Il Nuovo Calcio”. Autore con C. Filippi del libro: “La tecnica del portiere” / Didattica, allenamento e consigli pratici (Editoriale Sport Italia – 2016). Daniele è stato allenatore in club dilettantistici e professionistici fino ad approdare nel 2013 alla Juventus come allenatori dei portieri nel settore giovanile e, successivamente, anche collaboratore della prima squadra (Serie A). Dalla stagione 2018-2019 è allenatore dei portieri della primavera del club bianco nero.