di Giovanni Albanese (www.bordocampo.net)
Si è deciso tra i pali il big match tra Roma e Milan, che nell’ultimo turno di Serie A ha riassestato la classifica alle spalle della Juventus.
Portieri protagonisti assoluti del match e decisivi in tutti gli episodi cruciali del match. La sfida tra Szczesny e Donnarumma, due portieri nati negli anni Novanta e che pare possano ancora tanto da dare nel futuro anche in chiave Nazionale. Il polacco, che in giallorosso ha ereditato il posto di De Sanctis, dimostra di essere più accurato nell’arco dei novanta minuti, mentre su Donnarumma pesano alcune imprecisioni nel palleggio con i compagni di squadra. L’estremo difensore del Milan, classe 1999, nell’occasione del goal, non riesce ad intervenire sul tiro non irresistibile di Nainggolan.
Il giovane portiere rossonero comunque al pronti via si era reso protagonista di due interventi sui tentativi di Fazio e Dzeko e al secondo ha negato la rete del raddoppio sul finale. A favore del portiere della Roma il duello dei passaggi riusciti, con il milanista impreciso su tutte le palle lunghe oltre la linea di centrocampo. Donnarumma, in alcune occasioni, si dimostra abile sulle uscite. Szczesny, classe 1990, si rende protagonista nell’occasione da rete più nitida al Milan: il portiere giallorosso rischia un’uscita bassa, ma Lapadula lo anticipa causando il calcio di rigore (che poi è bravo a neutralizzare). Niang piazza la palla alla sua sinistra, lui mostra grande reattività nell’intercettare la palla. Il polacco chiude il match con altre tre parate nello specchio della porta, a Suso, Locatelli e Fernandez.
Una curiosità. In Roma-Milan i portieri scelgono due strade differenti per la costruzione della fase offensiva dopo aver fatto una parata: Szczesny sceglie di rilanciare con le mani. Donnarumma invece, predilige calciare alla ricerca dei compagni alla media/lunga distanza.
Sfida tra portieri di esperienza nel derby della Mole: da una parte Hart, alla sua prima stagione in Italia, dall’altra Buffon, numero uno della Nazionale azzurra. Per l’estremo difensore del Torino una gara intensa e un finale da brividi, nel quale le prova tutte per evitare il ko. L’anglosassone compie due miracoli di fila su Higuain e Pjanic nell’episodio che porterà alla terza rete della Juventus. Ma contro i bianconeri non bastano i cinque interventi riusciti su palloni indirizzati nello specchio della porta. Dall’altra parte, invece, Buffon si rende protagonista di una parata su Ljajic e conclude con una buona media di passaggi riusciti, ben il 73%, sbagliando solo quattro palle lunghe perse in favore degli avversari sul corridoio centrale.
Il numero uno dell’ultima giornata di campionato sembra comunque Karnezis, che grazie ai suoi interventi fa pendere la bilancia verso la sua squadra a conclusione del match. L’Atalanta, infatti, si vede negare la rete dall’estremo difensore dell’Udinese sui tentativi di Gomez, Caldara, Kurtic, Kessiè, Conti e ancora su Widmer. Ben otto parate decisive su tiri nello specchio della porta, che gli fanno anche meritare la buona sorte sulla traversa colpita da Kurtic. Nello stesso match non male la prestazione di Sportiello, incolpevole sulle reti subite.
LE ALTRE PARTITE DI SERIE A VISTE DAI PALI
FIORENTINA – SASSUOLO
Tatarusanu – Grande parata su Ricci sul finale di primo tempo. Sbaglia quasi tutte le uscite.
Consigli – Buona respinta sul finale di gara su Salcedo, incolpevole sui gol.
INTER – GENOA
Handanovic – Nega a Ocampos la rete con un mezzo miracolo. Replica nella ripresa su Lazovic. Impeccabile sulle uscite basse.
Perin – Evita la rete sul colpo di testa di Miranda con un bel intervento.
BOLOGNA – EMPOLI
Mirante – Salva il risultato sul finale di primo tempo su un tiro di Maccarrone.
Skorupski – Sceglie sempre bene i tempi d’intervento, sia nelle uscite alte che in quelle basse. E’ il migliore dei suoi di fronte a un Bologna che non lo riesce a sorprendere.
PALERMO – CHIEVO
Posavec – Tiene a galla il Palermo nel primo tempo con due parate su Pellissier.
Sorrentino – Sfida da ex per lui. Di esperienza su Quaison, orchestra bene la difesa.
CAGLIARI – NAPOLI
Storari – Non è facile senza il supporto di una buona linea difensiva. Fa quello che può nell’arco dei novanta minuti.
Reina – Solita prestazione di esperienza tra i pali, poche volte chiamato in causa.
SAMPDORIA – LAZIO
Puggioni – Attento sui cross e reattivo sulle conclusioni dal limite.
Marchetti – Normale amministrazione nel primo tempo, all’intervallo viene sostituito per un problema muscolare da Strakosha, che entra subito in partita e concede il suo contributo.
CROTONE – PESCARA
Cordaz – Para il rigore a Memushaj, dopo averlo negato a Niang contro il Milan.
Bizzarri – Non sempre preciso sulle uscite, Palladino lo beffa centralmente su calcio di rigore.