La redazione pubblica un articolo redatto da Francesco Ceniti per la Gazzetta dello Sport.
Quando i portieri fanno “oh, finalmente”. Euro 2016 porta diverse novità in campo arbitrale e anche per questa ragione Pierluigi Collina, capo dei fischietti Uefa, nei giorni scorsi ha fatto il giro dei ritiri delle varie nazionali (comprese quella italiana) per illustrarle in modo dettagliato. Una delle modifiche, in vigore dal primo giugno, va a cancellare un provvedimento ritenuto da tutti (arbitri compresi) ingiusto: la cosiddetta tripla sanzione. Scattava in presenza di un fallo commesso in area con chiara occasione da gol negata agli avversari. In un caso simile, il regolamento prevedeva il rigore, l’espulsione del calciatore autore dell’irregolarità e la sua successiva squalifica per una gara. Appunto, tripla sanzione.
GIALLO AL POSTO DEL ROSSO
Le vittime preferite della norma? I portieri: puniti nelle ultime stagioni col rosso perché colpevoli di essere arrivati sul pallone un attimo dopo l’attaccante. Per anni lo stesso Collina si era battuto per una sanzione più equa, il cartellino giallo. Per anni l’Ifab aveva rispedito al mittente la proposta. Fino allo scorso marzo, quando è stata “concessa” una sperimentazione che si concluderà nel maggio 2018, poi si deciderà se tornare indietro o mantenere per sempre il nuovo corso. Il succo è questo: se un giocatore (portiere in primis) all’interno dell’area di rigore tenta di contendere il pallone all’avversario in modo «onesto», allora il fallo sarà punito sì col rigore, ma accompagnato dalla semplice ammonizione. Cosa vuol dire “in modo onesto”? Deve essere chiara l’intenzione o la possibilità di giocare il pallone. Per questo chi spinge o trattiene un avversario, così come chi commette un fallo di mano, continuerà ad essere punito col rosso. Stessa cosa per i falli gravi o violenti, a prescindere dove siano commessi. Insomma, chi tira un sospiro di sollievo sono soprattutto i portieri: quasi sempre i loro interventi rispecchiano in pieno lo spirito della modifica. Occhio a un piccolo paradosso: la sperimentazione è partita il primo giugno, ma non vale per le stagioni sportive iniziate nel 2015. Ecco perché non si applica, ad esempio, nella finale di ritorno playoff di Lega Pro tra il Pisa di Gattuso e il Foggia di De Zerbi, dove varrà ancora la tripla sanzione.
GOAL LINE E MANO
Debutta in un Europeo la Goal line technology: l’Uefa ha detto sì a questa innovazione anti reti fantasma già in uso in diversi campionati (compresa la Serie A). Il debutto c’è stato nelle finali di Champions League (a Milano) ed Europa League e adesso approda a Euro 2016. L’arbitro avrà un supporto importante per evitare polemiche (nel 2012 non fu visto un gol dell’Ucraina contro l’Inghilterra, con il pallone oltre la linea per 2,2 cm) e conterà anche su un maggiore aiuto dagli addizionali che potranno essere concentrati su quanto accade all’interno dell’area. Altra novità riguarda il fallo di mano: previsto il giallo automatico se interrompe un’azione efficace (come un cross in area o una ripartenza) e non più se impedisce un passaggio diretto con certezza a un compagno.
ALTRE NOVITÀ
Cambia pure la «norma» del vantaggio. Finora in caso di fallo da espulsione, l’arbitro doveva sempre fischiare e interrompere il match. Una situazione che poteva provocare un danno, perché veniva meno la possibilità di concretizzare un vantaggio molto importante. Ora il direttore di gara potrà far proseguire e mostrare il rosso a gioco fermo (magari dopo un gol) oppure fermare la partita se il giocatore da espellere sarà coinvolto nello sviluppo del gioco. Molta importanza è stata data anche ai soccorsi prestati in campo agli infortunati: non sono più costretti a uscire dal terreno di gioco (se medicabili in tempi rapidi) dopo aver subito un fallo punito col cartellino. E occhio ai falli commessi fuori dal campo per destinazione (con il pallone all’interno dello stesso): il giocatore sarà punito con un calcio di punizione (o di rigore) mentre in passato il gioco riprendeva con una rimessa da parte dell’arbitro. Novità pure sul punto di battuta per un fuorigioco di rientro: il pallone sarà collocato sempre dove c’è stata l’interferenza col gioco o con l’avversario, anche se la zona si trova nella sua metà campo. Infine, cambia una delle prime regole insegnate ai bambini: il pallone potrà essere calciato in qualsiasi direzione (e non più solo in avanti) quando a centrocampo si dà inizio al match oppure al secondo tempo. Stessa storia dopo ogni gol.