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Il T90 Ascente e i test della Nike

Per promuovere il suo nuovo pallone, la Nike ha introdotto una serie di iniziative presso le sue società caclistiche più importanti (Juventus, Manchester, Arsenal, Barcelona). L’inizitiva prevede una serie di test da parte dei calciatori e il nuovo pallone T90 Ascente, in verità i test non sono altro che allenamenti dello staff tecnico di ogni squadra e qualche giochino già applicato negli spot della nike (colpire la traversa). I risultati(?) sono disponibili sul loro blog, peccato che si limitino alle condizioni del tempo e alla descrizione degli esercizi..

Arsenal

Barcelona

Juventus

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I rigoristi (o presunti) della seria A 2009/2010

Il logo della Serie A

Per Camilo Josè Cela, premio Nobel per la letteratura, si tratta della pena di morte del calcio. Per i fantallenatori, invece, un prolungamento della vita calcistica. Stiamo parlando del calcio di rigore e di conseguenza dei rigoristi. Averne in squadra almeno un paio è l’obiettivo minimo. Avere anche un portiere che li para – ogni tanto – può dare sollievo. Partiamo dal dato della scorsa stagione, forse quello che scoraggia di più i procacciatori di portieri paratutto dagli undici metri. Su 115 rigori assegnati, 99 sono andati a buon fine. Dei restanti 16, 11 sono stati parati e 5 sono finiti in luoghi tristi, scarsamente inquadrati dalle telecamere: cartelloni pubblicitari, reti, curve. Solo Bizzarri e Handanovic sono riusciti a pararne più di uno (2 per la precisione).

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Bravo Luca

Luca Bucci smette di fare il calciatore e inizia una nuova carriera di allenatore dei portieri: una consuetudine. Le sue (però) sono belle parole, è questa non è una consuetudine.

Parliamo, per prima cosa, del tuo passaggio da giocatore ad allenatore “Cercherò di insegnare ciò che ho imparato nella mia carriera, ma quando si inizia una nuova attività non è detto che ciò che hai imparato riuscirai a trasmettere. Bisogna vedere se sarò capace di farlo, ma spero di sì. Ho avuto grandi maestri, grandi preparatori dei portieri e mi ha sempre affascinato questo ruolo. Credo di aver appreso parecchio nella mia carriera, poi bisognerà vedere cosa potrò dare ai miei allievi”. Continua a leggere l’intervista originale

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Io sono leggenda

Gianluigi Buffon

“In Europa c’e’ chi mi ha definito leggenda, come hanno fatto i preparatori dei portieri dell’Aston Villa, o il migliore al mondo, come hanno fatto i giornalisti spagnoli. In Italia invece, mi si mette in classifica dietro altri colleghi e, pur avendo solo 31 anni, non mi si fa che chiedere quando lascero’ la Nazionale. Da noi c’e’ un grosso problema di mentalita’ e non c’e’ rispetto per il passato”

Gianluigi Buffon

Il nostro commento: “come dargli torto?”

[Fonte]

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Il curioso caso di Ben Foster

1 marzo del 20009, Ben Foster para il rigore al giovane Jamie O’ Hara (Tottenham) nello stadio di wemblay, facendo vincere la sua squadra (Manchestre United) la Carling Cup. Fino a qui niente di particolare, se si esclude l’emozione e la gioia del caso. La particolarità sta nel fatto che pochi minuti prima, l’allenatore dei portieri Eric Steele, aveva mostrato un video (in realtà uno spot) di O’ Hara che batteva un calcio di rigore, tramite un Ipod! Non essendoci regole per lettori MP3 o strumenti simili nel calcio, l’idea è risultata non solo convincente ma anche a norma. La dimostrazione che le regole non tengono il passo della tecnologia..

[Fonte]

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Il nuovo pallone della Serie A 2009/2010

Nuova stagione, nuovo pallone. I 3 campionati Europei (Premier League inglese, Liga spagnola e Serie A italiana) hanno presentato ormai da tempo il nuovo e tecnologico pallone della stagione 2009/2010, il Nike T90 Ascente. Con molta probabilità i portieri lo odieranno, gli attaccanti lo ameranno.

Gli ingegneri della Nike, infatti lo definiscono: “360 Sweet Spot, Longer Range, Increased Visibility, Higher Accuracy and Greater Speed”. Analizziamoli uno per uno:

360 Sweet Spot – si riferisce al modo in cui il pallone reagisce quando viene calciato. Normalmente un normale pallone reagisce solo sulla (e in prossimità) superficie d’impatto, mentre il T90 Ascente reagisce in modo da distribuire la forza su tutto il pallone . Questo nuovo modo di  distribuzione delle forze permette una maggiore velocità e precisione ( l’effetto di pallone volante sparirà?)

Longe Range – Il pallone è stato costruito utilizzando 3 strati (l’ultimo sembra quello di una pallina da golf) e questo permette al pallone di raggiungere di 2 lunghezze maggiori rispetto ai precedenti modelli (sempre costruiti dalla Nike)

Increased Visibility – Questo nuovo modello è stato costruito in modo tale da  creare uno “sfarfallio” quando la palla gira, teoricamente dovrebbe essere più visibile all’occhio umano escludendo così quei terribili mal di testa che provocavano i primi modelli (ricordate il primo pallone Nike, giallo con le strisce?) e soprattutto quello della Diadora targato Roma, così fastidioso da interrompere la produzione e l’utilizzo. Una curiosità, l’immagine che vedete qui sotto si riferisce ad una telecamerea di un famoso videogame (Half Life 2), notate qualcosa di simile?

Higher Accurancy and Greater Speed – L’ultimo aspetto ci permette di riflettere su differenti aspetti, tra cui chiaramente tiri più veloci e gioco più veloce (la nike lo ha definito più veloce dell’8% rispetto al modello precedente). Questo particolare è dovuto sempre ai 3 strati che rivestono il T90.

Infine, per maggiori informazioni sono disponibili 2 video che descrivono il T90 Ascente, il primo si riferisce a quello mostrato sul blog della Nike, il secondo invece alla presentazione nella Liga Spagnola.

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Il calcio dei piccoli, il calcio dei grandi

Goalkeeper

Durante  l’International goalkeeper congress, sono emersi parecchi dubbi soprattutto sui giovani portieri. Ci sarebbe molto da dire sulla scuola calcio e sul ruolo del portiere nella scuola calcio, non basterebbe un articolo di giornale o l’articolo su un blog. Viviamo ancora oggi con una cultura troppo lontana da quello che dovrebbe essere effettivamente la scuola calcio, figuriamoci di cosa è il portiere nella scuola calcio. Durante il congresso si sono spese ottime parole sui bambini e sui giovani, il problema è che rimangono solo parole. Anche in Germania il problema è visibile ad occhi nudi, allenare un bambino tra i 6-12 anni con un pallone n.5 e sentirsi dire che “devono abituarsi fin da piccoli ad usare il pallone dei grandi” non ha nessun senso. Troppo spesso si fa confusione su cosa di deve allenare un piccolo portiere e su cosa deve fare un giovane e infine un adulto, sono tre step differenti, invece noi facciamo fatica a capire che una cosa è il calcio dei piccoli, un’altra è quella dei grandi. E’ un pò, come dire, esiste il calcio che esprime la Reggina, il Bologna e poi c’è quello che esprime il Manchester, il Chelsea o il Barcelona. Tutto si limita agli obiettivi che si devono perseguire, la salvezza o la champions? La tecnica o la resistenza, la forze, un addome scolpito?

La tecnica, tutti conoscono questa parola, ma in pochi conoscono il suo significato (alcuni la definiscono un arte), oggi la ricerca nello sviluppo della tecnica si è fermata anni fà, quando le nuove generazioni hanno smesso di scendere in cortile o negli oratori per giocare. E’ forse compito dell’allenatore dei portieri ricreare quelle situazioni, quei momenti, o fare gli addominali?

Buon commento a tutti!!