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Sparapalloni, alcuni esempi di come utilizzarlo

Il calcio moderno ha raggiunto livelli di gioco stellari sia in termini di prestazioni atletiche, che per tecnica e potenza di gioco ed i calciatori possiedono una tecnica di tiro estremamente precisa ed efficace e la potenza del tiro in porta raggiunge e supera spesso i 140 km/h.

Il portiere è diventato una specie di uomo ragno, capace di affrontare con le sue parate un compito spesso al limite dell’impossibile.

Globus, azienda leader nel campo dell’innovazione e della tecnoloigia sportiva, ha creato Eurogoal, una macchina sparapalloni indispensabile per allenare il calcio moderno.

Globus Eurogoal è un assistente ideale del coach in campo per portare il livello dell’allenamento al limite massimo in ogni situazione di gioco.

Così la Globus Eurogoal esordisce sul proprio sito web per la vendita del suo sparapalloni (ne abbiamo parlato molto tempo fà con Gianluca Spinelli). Il prezzo (di “partenza”) è di 2.490€. Ricordiamo che esistono diversi tipi di sparapalloni prodotti dalla Globus Eurogoal, è possibile vederli in questa pagina web.

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Gianluigi Buffon, uscite alte: alcuni dati su Euro 2008

Ecco alcuni dati raccolti dal Blog sull’europeo 2008. Sono state prese in considerazione i cross e gli interventi del portiere nelle situazioni di: Cross in gioco, Punzioni , Calcio d’angolo. Un breve riassunto di cosa è successo tra i cross in gioco e i calcio d’angolo:

CALCIO D’ANGOLO

262 tutti i cross su calcio d’angolo (media 9,7 dev +/- 3,3)

interviene tra presa e respinte 40 (15%)

27 contrasti (quindi il 67,5% degli interventi del portiere)

CROSS IN GIOCO

446 cross effettuati in gioco (media 16 dev +/- 5,8)

interviene tra presa e respinte 75 volte (17%)

9 contrasti (quindi il 12% degli interventi del portiere)

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The FIFA +11: la prevenzione secondo la FIFA

La FIFA insieme alla F-MARC ha sviluppato su basi scientifiche un protocollo di ricondizionamento e di riscaldamento per la prevenzione degli infortuni.

F-MARC (Medical Assessment and Research Centre) è stato istituito nel 1994 dalla Commissione Medica della FIFA per studiare l’eziologia e l’epidemiologia degli infortuni nel calcio. Il Presidente di F-MARC è il Professor Jiri Dvorak. La filosofia di F-MARC differisce dagli altri gruppi: “…mentre l’obiettivo di molti scienziati che si occupano di sport è quello di migliorare la performance, noi abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sulla prevenzione degli infortuni e sulla promozione del concetto del calcio come attività per il tempo libero che migliora la salute”.

Gli argomenti principali di F-MARC sono: determinare le cause e la frequenza degli infortuni, valutare i fattori di rischio per gli infortuni e sviluppare programmi di prevenzione. Questo progetto globale richiede un gruppo di lavoro motivato, ricercatori esperti che sostengano lo sviluppo degli aspetti del programma. F-MARC conduce progetti di ricerca interdisciplinari in collaborazione con altri gruppi di ricerca internazionali.

Il programma di prevenzione è stato sviluppato seguendo le raccomandazioni della letteratura scientifica riguardo i fattori di rischio e la prevenzione degli infortuni nel calcio. Gli interventi sono stati focalizzati sulla struttura e sul contenuto degli allenamenti supervisionando gli allenatori e gli atleti.

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L’allenamento in altura

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2XPNcR5UTeg[/youtube]

L’allenamento in quota SERVE? Oppure si vogliono emulare gli atleti che vivono da sempre sugli altipiani e vincono? E se serve, per quali discipline è più utile?

Prendiamo spunto dalla notizia pubblicata da Mediagol sul periodo pre-campionato di 10-13 giorni in altura. Sostanzialmente esistono due approcci di lavoro:

  • LiveHigh-TrainHigh (LHTH, vivi in alto, allenati in alto)
  • LiveHigh TrainLow (LHTL, vivi in alto, allenati in basso)

Prima di cominciare nel dettaglio a spiegare i due metodi di lavoro, ricordiamo gli adattamenti fisiologici:

  • Diminuzione della pressione parziale di ossigneo porta ad una intensificazione di eritropoiesi (processo di formazione dei globuli rossi): stimolazione della sintesi di globuli rossi e maggior trasporto di ossigeno
  • Spostamento a destra della curva di dissociazione dell’emoglobina
  • Aumento sintesi ATP
  • Incremento attività enzimi respiratori tissutali
  • Migliora anche il sistema tampone
  • Chi vive in altura possiedono nel sangue una maggiore quantità di 2,3 DPG che diminuisce l’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno

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Didattica delle uscite alte: 2.4: Esercizi propedeutici per le uscite alte

Es. 4:

L’allenatore (A) calcia una palla e contemporaneamente chiama un numero (due) di uno dei tre giocatori-portieri (1 – grigio; 2 – rosso; 3 – bianco), posizionati in corrispondenza del primo palo, centro porta e secondo palo a circa 10 mt. dalla linea di porta. Il portiere (P) andrà ad intervenire sulla palla(P1), chiamando il colore corrispondente al giocatore 2 (rosso), che in precedenza era stato chiamato da A .

di Ferdinando Scarpello

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Didattica delle uscite alte: 2.3: Esercizi propedeutici per le uscite alte

L’allenatore (A) mostra un cinesino colorato (rosso)al portiere (1), il quale ne dichiarerà il colore. Successivamente il collaboratore/allenatore (B) calcia una palla in direzione della prima sagoma posta fuori dal primo palo. Il portiere farà il suo intervento (2), attaccando la palla prima che questa superi la sagoma; ovviamente il portiere non deve muoversi in anticpo, perchè la palla potrebbe essere calciata verso il secondo palo, quindi la ricezione sarà effettuata in un’altra zona.

di Ferdinando Scarpello

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Didattica delle uscite alte: 2.2 Esercizi propedeutici per le uscite alte

 

Es. 2:

Il portiere (1) esegue una capovolta avanti e contemporanemente l’allenatore (A) lancia una palla alta nella zona di uno dei due conetti (blu o rosso). Non appena il portiere individua la palla, dichiarando il colore del conetto (rosso) corrisponente alla direzione della palla,uno dei due giocatori (B o C), in questo caso B andrà a pressare il portiere durante l’intervento. Il portiere in base ai tempi e le difficoltà dell’azione eseguirà il gesto tecnico più opportuno.

di Ferdinando Scarpello

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Didattica delle uscite alte: 2.1 Esercizi propedeutici per le uscite alte

Introduzione: Il portiere dovrà dichiarare il colore della zona dove la palla dovrebbe essere intercettata, dopo che l’allenatore (A) ha lanciato o calciato la palla; il gesto tecnico dovrà essere abbinato in base alla velocità, traiettoria e spazio. Questo esercizio viene diviso in tre livelli di difficoltà: semplice (1/a), media (1/b) e complessa (1/c). 1/a: Zone colorate in prossimità dell’area di porta (area piccola): rossa, blu e bianca. 1/b: Sagome/manichini posizionate all’interno delle tre zone colorate. 1/c: Pressione di un avversario che andrà a contrasto con il portiere. Continua a leggere Didattica delle uscite alte: 2.1 Esercizi propedeutici per le uscite alte