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Una notte da Champions per Vito!

Con Fabianski ko da tempo e Almunia a casa per un’infezione polmonare, Vito Mannone ieri sera è sceso in campo contro lo Standard Liege, partita valida per la fase a gironi della UEFA Champions League . Mannone, campione d’Italia con la squadra Allievi nazionali dell’Atalanta, abbandonò i nerazzurri bergamaschi nel 2005, a 17 anni, cedendo alle lusinghe del club londinese.

Non fu uno scippo al 100%, a differenza del caso Dalla Bona, perché l’Atalanta ricevette dall’Arsenal un indennizzo secondo i parametri sanciti da una circolare Uefa del 2002, ovvero circa 220 mila euro. E Mino Favini, talent scout atalantino commentò: “Vedremo tra qualche anno chi avrà fatto l’affare, se l’Arsenal o noi“.

Il portiere italiano è in concorrenza con il diciannovenne polacco dal nome impronunciabile Wojciech Szczesny. Anche lui di esordi record se ne intende avendo debuttato in prima squadra con il Legia Varsavia a soli 15 anni, ma per il momento non è mai sceso in campo con la maglia dell’Arsenal, circostanza che favorisce Mannone (titolare nell’ultima partita di Premier League dell’anno scorso).

Sotto una clip durante un riscaldamento con Almunia, mentre nella categoria Highlights trovate la sintesi della parita. Buona fortuna Vito!

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UEFA e Premier League, nuove regole finanziarie

Far vivere con i propri mezzi i club UEFA è un  piano di Michel Platin – soprannominato “fair play finanziario” – che dovrebbe essere approvato oggi (ieri, nota dello staff) in una riunione dei dirigenti UEFA. Le indicazioni in tal senso, hano suscitato un grande interessa in Inghilterra. La Premier League, infatti ha annunciato modifiche alle regole per una maggiore regolamentazione finanziaria.

Platini vuole evitare che i club spendano più di quello che sono le loro entrate. Le nuove regole, (se approvate possono entrare in vigore nel 2012) hanno superando l’ostacolo dell’ European Club Association (ECA), l’organismo che rappresenta i club di tutto il continente, e la Professional Football Strategy Council (PFSC). Ogni club che spende più di quello che guadagna verrà escluso dalla competizione europea.

Il capo esecutivo della Premier League Richard Scudamore ha anche annunciato ieri sera che i 20 club si sono accordati accettando una modifica delle regole che li vedrà sottoposti ad una maggiore regolamentazione finanziaria, con il rischio – nel caso si ritenga che un club sia in pericolo – di cadere in amministrazione controllata.

Da adesso in poi, tutte le nostre 20 squadre dovranno rispettare gli stessi criteri finanziari”, ha detto Scudamore. “Sono tenuti a presentare i conti ogni anno e, allo stesso tempo dovranno presentare i conti in lega. Se c’è qualcosa di strano su questi conti, il consiglio di amministrazione della Premier League applicherà un test che avrà lo scopo di assicurarsi che questo club abbia la possibilità di andare avanti. ”

Se la commissione ritiene che il club è a rischio di non essere in grado di soddisfare i criteri per le strutture e gli obblighi ai suoi creditori o ai contratti dei partner della Premier League, allora interveniamo e concordiamo un budget per la gestione di quel club. Inoltre si valuterà la possibilità di eventuali trasferimenti, di fermare il club o di rinegoziare  tutti i contratti dei giocatore.

Scudamore ha anche annunciato che un sistema di quote sarà introdotto per disciplinare l’impiego dei giocatori cresciuti in casa.

La Premier League ha nuove regole finanziarie, simili alle attuali linee guida Uefa, quando sarà obbligatoria per i club,  in caso di perseveranza, le punizioni saranno sanzioni e esclusione a titolo definitivo dalla concorrenza.

[Fonte]

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La UK Professional Players Federation: si alle droghe leggere

La UK Professional Players Federation è in contrasto con la World Anti Doping Agency nel trattare le droghe leggere e prevede di mettere la questione all’ordine del giorno nella sua conferenza inaugurale il 27 ottobre. Il presidente della PPF – Brendon Batson – ha detto in una conferenza stampa che: ” le droghe leggere non hanno un posto nello sport professionistico, ma è giunto il momento di riconoscere che non concorrono al miglioramento della prestazione. Il PPF ritiene che l’abuso di droghe leggere sia affrontata con cura e riabilitazione, piuttosto che un divieto generale dalle gare “.

Il problema della droga sarà tra i temi principali all’ordine del giorno  a Londra, il 27 ottobre. Inoltre, la conferenza mira a fornire un luogo di incontro e di forum non solo per gli sportivi professionisti del Regno Unito, ma anche per le donne, i direttori sportivi e le organizzazioni commerciali che contribuiscono al fiorente settore dello sport.

E voi, cosa pensate? E’ giusto escludere i calciatori dalle gare, oppure siete per la riabilitazione e la cura? Buona votazione!

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