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Goal line e addio alla tripla sanzione

La redazione pubblica un articolo redatto da Francesco Ceniti per la Gazzetta dello Sport.

Quan­do i por­tie­ri fan­no “oh, fi­nal­men­te”. Eu­ro 2016 por­ta di­ver­se no­vi­tà in cam­po ar­bi­tra­le e an­che per que­sta ra­gio­ne Pier­lui­gi Col­li­na, ca­po dei fi­schiet­ti Ue­fa, nei gior­ni scor­si ha fat­to il gi­ro dei ri­ti­ri del­le va­rie na­zio­na­li (com­pre­se quel­la ita­lia­na) per il­lu­strar­le in mo­do det­ta­glia­to. Una del­le mo­di­fi­che, in vi­go­re dal pri­mo giu­gno, va a can­cel­la­re un prov­ve­di­men­to ri­te­nu­to da tut­ti (ar­bi­tri com­pre­si) in­giu­sto: la co­sid­det­ta tri­pla san­zio­ne. Scat­ta­va in pre­sen­za di un fal­lo com­mes­so in area con chia­ra oc­ca­sio­ne da gol ne­ga­ta agli av­ver­sa­ri. In un ca­so si­mi­le, il re­go­la­men­to pre­ve­de­va il ri­go­re, l’espul­sio­ne del cal­cia­to­re au­to­re dell’ir­re­go­la­ri­tà e la sua suc­ces­si­va squa­li­fi­ca per una ga­ra. Ap­pun­to, tri­pla san­zio­ne. Continua a leggere Goal line e addio alla tripla sanzione

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Lo scudo (Filippi Shield)

di Claudio Filippi e Daniele Borri

Allenare i portieri a opporsi ai colpi di testa avversari, riproducendo quanto accade in gara è abbastanza complesso. Ci viene in soccorso uno strumento da campo, lo scudo appunto, utile a tale scopo.

Stade de France, zona nord di Parigi, 12 luglio 1998. Sono passati 27 minuti dall’inizio della finale di Coppa del Mondo che vede il Brasile, detentore del titolo, affrontare i padroni di casa della Francia. I transalpini sono all’attacco e conquistano un corner. I brasiliani si chiudono in difesa, difendendo la porta di Taffarel con ben nove giocatori dentro l’area. Il calcio d’angolo battuto da Emmanuel Petit, finisce sulla testa di Zinedine Zidane, che svetta su tutti e insacca. La stessa scena, con l’identico protagonista, si ripete alla fine del primo tempo: è il 2-0 per l’unitici di Aimè Jacquet. Il Brasile è alle corde, non riesce a reagire, nonostante la superiorità numerica di cui godrà dal 68’ per l’espulsione di Marcel Desailly. Anzi, allo scadere del secondo tempo in contropiede, Petit siglerà il terzo gol. Veniamo dunque all’argomento. Veniamo ai colpi di testa di Zidane. Che dimostrano senza ombra di dubbio che il calcio non si gioca solo coi piedi, ma richiede la capacità di eseguire altri gesti ai quali i portieri devono sapersi opporre. Continua a leggere Lo scudo (Filippi Shield)

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Intervista a Gianluca Troilo – Levante U.D.

La redazione ringrazia il Mister e il club spagnolo Levante U.D.

Chi è Gianluca Troilo?

Sono un ragazzo di 24 anni, nato e cresciuto con un pallone tra i piedi a Moncalieri, nella provincia di Torino. La mia carriera calcistica ebbe inizio nella scuola calcio dell’ ac Moncalieri, per poi passare nelle file del settore giovanile del Torino Calcio in cui rimasi per 10 anni. Venni poi ceduto all’ Ivrea Calcio per un anno e l’ultima tappa della mia carriera fu nel Lascaris in cui rimasi per 3 anni di cui due di Eccellenza e l’ultimo, dopo aver vinto i playoff di promozione, in Serie D. Nel Lascaris iniziai ad avere le prime esperienze come allenatore dei portieri insieme al mio compagno di squadra Davide Asinell: insieme ci occupavamo della preparazione dei giovani portieri delle categorie inferiori. L’anno successivo un mio vecchio allenatore del Moncalieri, Francesco Merenda, passato alle redini del settore sportivo del club, mi propose di allenare i porteri della scuola calcio. Accettai subito perché mi piaceva l’idea di poter insegnare a giovani portieri le basi del ruolo. L’anno andò bene e due portieri, a fine stagione, ebbero la possibilità di passare a società più importanti, fu una bella esperienza,sotto tutti i punti di vista, che mi servì anche per poter mettere in pratica la didattica studiata nell’Università. Continua a leggere Intervista a Gianluca Troilo – Levante U.D.

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L’allenamento del portiere con il Filippi Shield: il video!

Lunedì 9 maggio è andato in scena al Cimiano lo stage di aggiornamento tecnico per allenatori “il portiere nel 2016: metodologie e strumenti di allenamento”, presentato dalla Calzetti Mariucci, patrocinato dall’Università degli Studi dell’Insubri e coordinato da Claudio Filippi (Juventus F.C. prima squadra), coadiuvato da Daniele Borri​, allenatore dei portieri del settore giovanile bianconero. Continua a leggere L’allenamento del portiere con il Filippi Shield: il video!

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Filippi e il portiere moderno

Aggiornamento: per il video completo vai a questa pagina!!

La redazione pubblica l’articolo redatto da Sprint&Sport (Lombardia).

Lunedì 9 maggio è andato in scena al Cimiano lo stage di aggiornamento tecnico per allenatori “il portiere nel 2016: metodologie e strumenti di allenamento”, presentato dalla Calzetti&Mariucci Editori, patrocinato dall’Università degli Studi dell’Insubri e coordinato da uno dei grandissimi del settore, l’allenatore dei portieri della prima squadra della Juventus, Claudio Filippi, coadiuvato da Daniele Borri, allenatore dei portieri del settore giovanile bianconero.

A presentare il corso è proprio l’editore Roberto Calzetti: “il nostro lavoro parte da lontano, nella nostra esperienza ormai pluridecennale abbiamo già avuto modo di collaborare con Claudio Filippi, ormai ci conosciamo da una vita. Da questa collaborazione erano nati in passato progetti come “L’attacco alla palla. Tecnica e tattica per il portiere moderno” e “l’evoluzione tecnico-tattica del portiere da U.S.A. 1994 a Brasile 2014”. È un grande professionista e oggi porta qui a Milano la sua esperienza insieme alla famiglia Borri, altri ragazzi straordinari con cui sono felicissimo di lavorare (Fabrizio preparatore atletico, Marco osservatore calcistico, entrambi abilitati FIGC – 3borri.it). Il nostro è un impegno che nasce da una sincera passione per lo sport, la nostra casa editrice collabora con cinque federazioni e cerca di far emergere un tipo di letteratura che in Italia non c’era”. Corso interessantissimo quello tenuto da Filippi, che ha portato a conoscenza dei tanti partecipanti, tra i quali anche due portieri che hanno giocati in squadre the serie A come Nicola Pavarini e Pietro Pipolo, il metodo Juve. Partendo da come la società torinese sceglie lo staff e che lavoro questo compie per poi arrivare a spiegare come vengono allenati fisicamente e tecnicamente Buffon&co. Al termine della parte teorica è stato poi tempo di assistere a quella pratica con strumenti all’avanguardia, come il “Filippi Shield” e gli “Air-Body”. Qui sono stati protagonisti portieri Alberto Palerari della Giana e Alessandro Belotti del Renate.

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La gloria a 40 anni: quando portiere fa rima con eroe

La redazione pubblica l’articolo redatto da Andrea Schianchi per la Gazzetta dello Sport del 12-05-2016.

Buffon taglierà il traguardo nel 2018. Da Zoff a Jascin e Banks, quei numero uno capaci di fermare il tempo. E magari vincere

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Squizzi: “Cross insidiosi? Ecco come affinare la lettura”

La redazione pubblica l’articolo redatto da Sergio Baldini per  Tuttosport in data 6-5-2016 sull’allenamento dei portieri sulle uscite alte. L’autore dell’articolo tecnico è il Mister Lorenzo Squizzi.

Moduliamo il lavoro sui traversoni in base alle caratteristiche degli esterni che affrontiamo

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