La redazione ha avuto il piacere è l’occasione di intervistare il Mister Mario Capece, allenatore dei portieri in Albania presso il Partizan Tirana. Nell’augurarvi una buona lettura, cogliamo l’occasione per ringraziarlo e fargli un grande in bocca al lupo.
Chi è Mario Capece?
Sono lucano di Picerno, e proprio dal mio paese è cominciata la mia storia calcistica, dove in campo ci sono stato poco e di conseguenza la mia passione per il ruolo mi ha portato da subito ad esplorare il ruolo del preparatore, iniziando nella società del mio paese di Giovanni Amendola, facendo tanti stage di aggiornamento e visionando tanti allenamenti in giro per l’italia. Poi ho cominciato ad allenare in prime squadre e settori giovanili tra Lagonegro, Sorrento (6 anni, dove facevo prima squadra e responsabile settore giovanile portieri) Biellese, Ivrea, Canavese, Sud Tirol, e gli ultimi due anni alla Virtus Entella ed ora dal 2 Gennaio al Partizani Tirana. Mi occupo solo di prima squadra dal 2000, però il mio Progetto “Vita da numeri Uno ” mi permette di lavorare sempre con i giovanissimi portieri. Come puro settore giovanile ho lavorato a Sydney nella stagione 2012/2013, ed inoltre dal 2009 le estati giro tra africa, Canada e Centro america a fare stage con il tema “Il portiere, l’uomo in piu’ ” dedicato ai preparatori dei settori giovanili. Inoltre ho lavorato come relatore in tunisia (Kasserine, La marsa e Club Esperance) In lybia con le nazionali giovanili, Canada (ST Leonard,e lo scorso giugno primo relatore europeo a fare lezione in federazione del Quebec). A miami alla Barry university in club studenteschi. Infine, nella stagione Stagione 2012/2013 nell’ Academy Milan come direttore della scuola portieri.
E’ appena un mese che sono qui e come Prima squadra le posso dire che il campionato è molto fisico, ma non mancano in ogni squadra giocatori con alto tasso tecnico, però al momento non posso dirle tanto visto che si è appena ripreso il girone di ritorno. Hanno ottime strutture per gli allenamenti, è sicuramente un paese in crescita calcisticamente e con grandi margini di miglioramento, c’è passione e competenza che negli anni possono portare il calcio albanese a livelli importanti. Lo dimostra la qualificazione agli europei della nazionale di Mr De biasi e Paolo Tramezzani. E grazie a loro e al direttore Dritan se ho accettato questa nuova sfida.
Qui in Albania, la struttura dei campionati ha come modello il campionato spagnolo ed inglese, non c è la primavera ma un campionato parallelo, ed ogni club ha la squadra “B” che gioca un campionato con i grandi, e questo rappresenta un vantaggio per la prima squadra, perchè giocatori impiegati meno od infortunati possono giocare ogni settimana un campionato importante ed essere pronti per essere utilizzati in prima squadra. poi c è l’under 14,15,17,19.
Qual’è la sua idea di prestazione del portiere?
Sicuramente non farmi trascinare dalle apparenze di un gesto, sia esso negativo o positivo, il mio scout tiene conto molto delle azioni di intercetto, cioè tutte quelle letture traiettorie in anticipo su palloni in profondità, questo determina la posizione sempre corretta del portiere in base alla posizione della palla, determinante nel nostro calcio di adesso dove le squadre sono sempre alte. Valutare l’aspetto mentale nei momenti difficili della gara e la gestione dell’esaltazione dopo un grande gesto.L’equilibrio è la base di una grande prestazione.
Qual’è stata la sua esperienza nel settore giovanile? Cosa pensi bisogni insegnare?
Tantissime esperienze nel settore giovanile , come le dicevo prima sia nei club che negli stage mensili che ho avuto la fortuna di fare in tutto il mondo. Al giovane portiere, secondo il mio pensiero e le esperienze vissute, va fatto tutto con molta pazienza senza la fretta di ottenere subito i risultati sia da parte nostra che da parte del ragazzo, fare tanta coordinazione, tante esercitazioni dove il ragazzo è portato a prendere decisioni e scelta di giocata affinchè affronti l’errore in ogni seduta, solo in questo modo in gara il suo potere decisionale accrescerà gara dopo gara.
Quali differenze ha riscontrato tra il settore giovanile italiano e quello in Albania?
Non posso risponderle troppo poco tempo che sono qui, e non ho avuto modo di seguire gli allenamenti del settore giovanile visto che con la prima squadra ci alleniamo in altre strutture…su Australia, Africa e Nord America potrei rispondere che rispetto a noi il giovane atleta da loro è messo in primo piano sia come investimenti in strutture e materiale che tecniche rispetto alle prime squadre.
Qual’è la sua settimana tipo?
La mia settimana tipo varia ,soprattutto durante la stagione agonistica, in base alle esigenze degli atleti o alle carenze che si riscontrano durante la stagione, ma in linea di massima lavori situazionali sviluppati in progressione dal primo giorno della settimana fino alla rifinitura, in base alla squadra ed alle caratteristiche dei giocatori avversari. Quando lavoro nei settori giovanili, la settimana ha come base tante esercitazioni di destrezza e tecnica nella prima seduta,esercizi sullo sviluppo della posizione nella seconda, letture traiettorie e chiusura spazio tempo nella terza.
Come struttura la seduta di allenamento?
Con i giovani inizio con esercitazioni di tecnica piedi in avanzamento o abbinata a spostamenti, poi tecnica presa tecnica tuffo e poi si lavora sull’obiettivo prefisso della seduta. (per la prima squadra il mister ha preferito non rispondere, n.d.r)
Utilizzi attrezzature di allenamento particolari?
Dipende dalle qualità degli allievi che ho a disposizione, credo che sia meglio inserire attrezzature particolari solo quando si ha un ottimo coordinazione abbinata a gesti tecnici. Utilizzo sagome e rete elastiche, nei 19 anni che alleno ho provato tutte le attrezzature per poi scegliere cio’ che secondo le mie idee ma soprattutto i ragazzi che ho avuto hanno potuto raggiungere livelli eccelsi.
Lavorando nel settore giovanile, lei (o lo staff dei preparatori fisici) ha programmato dei lavori di forza? Se si come? Quali sono gli obiettivi?
Nei settori giovanili collaboro con i prof. solo per gli aspetti posturali del ragazzo e di rinforzo per migliorare loro gli appoggi sbagliati dei piedi dovuti al loro sviluppo fisico. (per la prima squadra il mister ha preferito non rispondere, n.d.r)
Grazie e complimenti per il lavoro che svolgete ogni giorno per il nostro ruolo. Buon lavoro