Pubblichiamo un’ interessante studio sul ruolo del portiere. La ricerca è stata effettuata dal Prof. Valter Di Salvo (Real Madrid), Benito PJ, Calderon FJ, M. Di Salvo e F. Pigozzi (docente IUSM).
SCOPO:
Lo scopo di questo studio era di analizzare l’ attività di un portiere durante una partita e individuare le distanze percorse a velocità diverse tra i primo e il secondo semestre. Sono stati analizzati 62 portieri appartenenti a 28 squadre della Premier League inglese, (più di 109 partite) con il Prozone (R) system. Tutti i valori sono le medie e le deviazioni standard.
RISULTATI:
La distanza media totale percorsa dal portiere durante la partita è di 5 611 + / -613 m. Non ci sono differenze tra le distanze percorse nel primo e nel secondo semestre. La distanza percorsa ad alta intensità è di 56 + / -34 m, mentre la distanza percorsa con uno sprint è di 11 + / -12 m. La media del numero di azioni ad alta velocità è di 10 + / -6, con una gamma totale compreso tra 0 e 40. Il portiere cammina per il 73% durante la gara, mentre la spesa è solamente del 2% ad alta intensità.
CONCLUSIONE:
L’attività fisica del portiere non è così grande come quello dei giocatori in campo, ma le azioni ad alta intensità sono molto determinanti nel risultato finale della partita.
Data di pubblicazione Dicembre 2008, su “The Journal of sports medicine and physical fitness“