Donnarumma dovrebbe rinnovare con il Milan, Cragno nel mirino dell’Inter. Portieri in crisi con i loro club: Sirigu e Meret con Torino e Napoli. Portieri salvezza, le belle prestazioni di Audero, Montipò e Silvestri.
L’Italia è tornata ad essere la patria dei portieri: una mezza dozzina di estremi difensori di varie generazioni. Sembrerebbe che il nostro paese abbia un futuro assicurato in quel ruolo che, tra l’altro, sta movimentando il mercato nel periodo di Covid.
Basta ricordare i numeri uno convocati da Mancini nel suo biennio in Nazionale per capire il livello attuale: Sirigu, Cragno, Perin, Gollini, Meret, SIlvestri, e Donnarumma. Alle loro spalle, in caso di indisponibilità tra questi, resta sempre Gianluigi Buffon il portiere che a 42 anni sta battendo anagrafe e diffidenza. Donnarumma è il futuro della nazionale e probabilmente il giocatore di maggior spessore insieme alla scarpa d’oro laziale Ciro Immobile.Gigio è giovane e ci sono portieri più adulti che stanno facendo molto bene in campionato, come ad esempio Marco Silvestri (classe ’91) e Pierluigi Gollini (classe ’95). Non da meno il portier di riserva dell’Atalanta, Marco Sportiello (classe ’92) che in campionato e in coppa ha sostituito alla grande il titolare. Un altra testimonianza del momento d’oro degli estremi difensori italiani. Sulla stessa linea di rendimento il portiere del Cagliari Alessio Cragno (classe ’96), seguito dall’Inter per il dopo Handanovic.
In chiave salvezza, Emil Audero (classe ’97), Lorenzo Montipò (classe ’96) e Alex Cordaz (classe ’83) si stanno confermando su eccellenti livelli. Il portiere della Sampdoria ha fatto l’intero percorso nelle nazionali giovanili, dall’Under 15 all’Under 21 (sette nazionali con almeno 2 presenze a squadra). Il numero uno del Benevento è invece al debutto in Serie A. Inzaghi non ha mai avuto dubbi sulle sue qualità e i fatti gli hanno dato ragione. Infine il portiere del Crotone che nel campionato maggiore già aveva giocato, proprio con la società calabrese e di cui è titolare da sette stagioni.
Fa un certo effetto vedere Sirigu ai margini della sua squadra. Precedentemente, in Serie A e al PSG, era sempre stato titolare ma, a Torino, sono nati contrasti con l’allenatore Giampaolo che nelle ultime partite gli ha preferito Milinkovic-Savic. Potrebbe lasciare i granata nelle prossime settimane per prendere il posto di un collega che sembra non convincere fino in fondo: Antonio Mirante. Sulla stessa linea d’onda il giovane Alex Meret (classe ’97). È noto che il suo allenatore, Gennaro Gattuso, punta su Ospina per le sue migliori capacità tecniche nel giocare dalla sua aerea di rigore.
[Fonte Corriere dello sport 30-12-2020]